Carlo Nicolini, dirigente dello Shakhtar Donetsk, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.
“INTER CLAMOROSAMENTE FAVORITA SENZA LEAO” – “Odio l’Inter (ride, ndr), ma credo sia favorita perché è più in forma, ha una rosa superiore ed Inzaghi nelle gare di coppa è molto bravo. Giusto preservare Leao: non convocarlo sarebbe giusto, o lo fai giocare o non ha senso portarlo in panchina. Le percentuali, senza Rafael Leao, sono clamorosamente dalla parte dell’Inter. Senza Leao il Milan perde tantissimo, nessun altro in rosa ha le sue caratteristiche. Mi auguro possa passare il Milan, ma oggettivamente i numeri sono nettamente dalla parte dell’Inter”.
“GIUNTOLI HA AVUTO ANCHE FORTUNA” – “Giuntoli? Su di lui non si può dire nulla quest’anno. Ha avuto anche fortuna in certe scelte, oltre ovviamente alla bravura ed alla lungimiranza. Non so se è l’uomo ideale per la Juventus, ma non si capisce quanto potere decisionale possa avere. C’è una grande confusione di fondo. Se c’è una giusta organizzazione, allora cambia il discorso. Ci sono situazioni da capire, ma serve una figura forte in quel ruolo”.
“QUI A KIEV SITUAZIONE DIFFICILE” – “Sono qui a Kiev, è difficile la situazione. Proviamo ad andare avanti ma non è facile. Basti pensare che per l’ultima gara abbiamo fatto 17 ore di viaggio in treno per raggiungere lo stadio dove giocavamo ed altre 14 per tornare. Proviamo ad andare avanti per dare un messaggio di positività e per tenere i ragazzi lontani dai rischi”.
“GIUSTO FAR GIOCARE MKHITARYAN, E’ IL MIGLIORE” – “Mkhitaryan può giocare con una gamba legata alla schiena e con una benda, sarebbe comunque migliore degli altri 21 in campo. Nessuno ha la sua esperienza, la sua fame, la sua intelligenza tattica e le sue qualità tecniche. Rinunciare in questa partita a lui è da pazzi ed Inzaghi, che non lo è, ha fatto una scelta giusta”.
“MI ASPETTAVO DI PIU’ DA MARCOS ANTONIO ALLA LAZIO” – “Marcos Antonio è bravo nel costruire da vertice basso, ma perde fisicamente. Da mezzala ha rapidità ed inventiva, può giocare in entrambe le posizioni. Mi aspettavo potesse crescere di più con Sarri, non era ancora un calciatore finito, sarebbe dovuto restare allo Shakhtar ancora un po’. Negli ultimi tempi si è inserito meglio e si sta guadagnando un discreto spazio”.