Il DS del Napoli Cristiano Giuntoli sempre più vicino alla Juventus, ripercorriamo tutti i colpi ma anche i flop più significativi in azzurro.
Uno dei protagonisti dello Scudetto del Napoli, seppur meno sotto la luce dei riflettori rispetto ai vari Osimhen, Kvaratskhelia e Spalletti, è sicuramente Cristiano Giuntoli. Il lavoro fatto in estate dal DS chiamato a sostituire dei mostri sacri della rosa partenopea non ha praticamente sbagliato un colpo mettendo nelle mani dell’allenatore una squadra tale da dominare dalla prima giornata la Serie A. Ora che sembra sempre più probabile il suo addio ripercorriamo la sua carriera all’ombra del Vesuvio.
La Juventus è prossima ad una rifondazione societaria e per ripartire col piede giusto cerca le migliori figure che il panorama italiano possa offrire. E’ per questo che in questi mesi si è parlato molto del futuro DS bianconero, da Massara a Tare sono usciti diversi nomi, ma alla fine il prescelto pare sia Cristiano Giuntoli.
Arrivato dal Carpi, dove ha svolto un ottimo lavoro che ha condotto fino alla promozione in Serie A, Giuntoli scopre dal 2009 diversi talenti che tra una promozione e l’altra rincontreremo qualche anno dopo in Serie A. Tra questi Sportiello, Letizia, Lasagna e Gagliolo, ma anche Cioffi come allenatore. Riceve nel 2015 la chiamata di De Laurentiis. Era il Napoli di Sarri e la prima campagna acquisti del nuovo DS portò in azzurro gli uomini di fiducia Hysaj e Valdifiori, ma anche quello che poi diventerà un idolo della tifoseria: Pepe Reina, oltre ad un altro grande innesto, Allan. Unico neo Chiriches, che non riuscì ad imporsi.
Nella stagione 2016-17 più ombre che luci, con una campagna acquisti difficile in cui soprattutto emerge la sostituzione di Higuain con Milik. Tuttavia un colpo c’è ed è l’acquisto di Piotr Zielinski. Il lavoro di Sarri però fa la differenza e nella stagione successiva Giuntoli cambia pochissimo la squadra, si riveleranno particolarmente preziosi però gli inserimenti di Mario Rui e Ounas.
La campagna acquisti 2018-19 però si rivela da grande dirigente, sulla panchina del Napoli è arrivato Carlo Ancelotti e le casse del club ridono dopo la cessione di Jorginho, sostituito da Fabian Ruiz. Cambio totale in porta, con l’arrivo di Ospina e Meret, che si aggiungono a Malcuit e Verdi. A gennaio inoltre altra cessione importante, quella di Hamsik per 20 milioni. E’ il preludio alle fondamenta della squadra attuale, che inizia a prendere forma con gli arrivi di Di Lorenzo, Elmas e Lozano in estate, oltre a Lobotka, Politano e Demme nel mercato di riparazione. Pesa però la spesa di 36 milioni per Manolas, rivelatosi un flop.
L’ultimo biennio è quello che fa prendere forma a tutti gli effetti alla squadra che quest’anno si è rivelata la più forte d’Italia. A Napoli arrivano Rrahmani, Anguissa e soprattutto Osimhen. La scorsa estate si è parlato soprattutto degli addii di Koulibaly, Insigne e Mertens, perché nessuno poteva sapere quanto Kim e soprattutto Kvaratskhelia si sarebbero rivelati decisivi.
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