Il Collegio di Garanzia del Coni ha pubblicato le motivazioni relative alla sentenza per il caso plusvalenze: cosa rischia la Juve
Il giorno che tutti aspettavano è finalmente arrivato; il Collegio di Garanzia del Coni ha pubblicato le motivazioni della sentenza – a 18 giorni dalla stessa – ed ora spetta alla Corte Federale d’Appello emetterne una nuova che sia compatibile con quanto stabilito dal massimo grado di giudizio dello sport italiano.
Già, ma cosa è emerso dai documenti? Non è certo una buona notizia per la Juve, perché il Collegio ha confermato l’impianto accusatorio per intero dichiarando infondati tutti e nove i motivi che hanno portato i bianconeri al ricorso, con alcuni addirittura ritenuti inammissibili.
Perché, quindi, il Collegio ha demandato nuovamente tutto alla Corte d’Appello? Secondo l’organo del Coni ci sarebbe una sorta di zona d’ombra su sette dirigenti, da Nedved a Garimberti, fino a Vellano, Hughes, Roncaglio, Marilugo e Grazioli Venier. Non è ben chiaro quali siano le colpe di questi dirigenti, ecco perché la Corte dovrà rinnovare la valutazine allo scopo di determinare l’apporto dei singoli amministratori al fine di attribuire una sanzione coerente con le loro colpe.
Una situazione, questa, che può venire in soccorso della Juve; i bianconeri, infatti, potrebbero limitare i danni, subendo una pena ridotta proprio per essere stati coinvolti dirigenti che dal punto di vista delle operazioni finite nel mirino avevano un ruolo marginale.
Juve, caso plusvalenze: cosa accade ora ai bianconeri
I colpevoli, a questo punto, sarebbero Agnelli, Paratici, Cherubini ed Arrivabene, già condannati in via definitiva ma 15 punti sono a questo punto eccessivi, con la Juve che potrebbe scontarne nove, quelli richiesti da Chinè, il procuratore federale.
Il Collegio ha anche approvato, alla vista dei nuovi fatti della Proura di Torino, la revocazione della sentenza di assoluzione nei confronti della Juve, evidenziando come sia corretto l’appello all’articolo 4, quello relativo alla mancata lealtà, considerato come la società bianconera abbia “alterato reiteratamente le evidenze contabili attraverso plusvalenze fittizie“, evidenziando anche la sistematicità preordinata delle condotte volte ad incidere sulla “leale partecipazione alle competizioni sportive“.
Ma quando si avrà l’udienza? Una nuova potrebbe essere fissata entro due settimane, in tempo utile per la chiusura del campionato tale da avere il quadro chiaro prima del prossimo 4 giugno, anche in caso di nuovo reclamo.
La Juventus, impegnata anche sul processo per il filone stipendi – in arrivo i deferimenti – potrebbe decidere di patteggiare con una multa corposa ed uno-due punti di penalizzazione per questo secondo filone accettando una penalizzazione consistente, invece, per quanto riguarda il caso plusvalenze. In questo caso, però, la Juve rischierebbe di non partecipare alle coppe europee nella prossima stagione. Una soluzione, però, che potrebbe anche accontentare la Uefa, a quel punto senza procedere ulteriormente.
La Juve, però, potrebbe anche puntare sulla proporzionalità della pena, spostando di fatto tutto sulla prossima stagione per il discorso dell’afflittività. In questo caso, però, potrebbe intervenire l’Uefa con nuove sanzioni.