La stagione di Paul Pogba è stata molto difficile e la sua situazione continua a preoccupare la Juve: l’allarme lanciato da un ex giocatore.
E’ stata una stagione assolutamente da dimenticare per Paul Pogba che ha vissuti mesi molto complicati dopo il suo ritorno a Torino. Dietro alle sue difficoltà non sembrano esserci soltanto problemi di natura fisica ma anche situazioni molto più preoccupanti. A lanciare l’allarme è un ex giocatore, connazionale del centrocampista bianconero, che ha fatto una confessione scioccante.
Nelle ultime partite Pogba ha rivisto parzialmente la luce, tornando in campo per qualche spezzone finale come contro l’Atalanta. In ogni caso troppo poco per valutare un’annata in cui praticamente non ha mai giocato e fornito alcun contributo alla squadra. Ormai è già da tanto tempo, considerando anche il passato al Manchester United, che non è più lo stesso giocatore di inizio carriera.
Una situazione delicata da gestire per la Juve che spera di recuperarlo il prima possibile anche se qualcuno ha gettato nuove ombre sulla sua vita extracalcistica. Una testimonianza che spiegherebbe i motivi dei prolungati tormenti del 30enne francese, al centro di vicende personali molto complesse e di cui non riuscirebbe a liberarsi.
Juve, allarme Pogba: la testimonianza spaventa i tifosi
I tifosi della Juve sono felici di aver rivisto Pogba, tornato a disposizione di Allegri che però ancora l’ha utilizzato con molta cautela. Il classe ’93 non ha ancora giocato una partita titolare e attualmente conta otto presenze da subentrato tra tutte le competizioni. Un bottino molto magro per un calciatore che avrebbe dovuto essere il protagonista assoluto della squadra.
Insomma Pogba sta cercando di uscire dal tunnel ma sullo sfondo i segnali rimangono ancora negativi. L’ultimo avviso recapitato al club bianconero porta la firma di Claude Makelele che ha parlato del suo connazionale a margine dei “Laureus World Sports Awards”. L’ex mediano di Real Madrid e Chelsea ha usato parole molto forti: “Non sta bene con la testa, ha bisogno di aiuto. E’ ancora distratto da molte cose extra calcio e in queste condizioni non è facile dare il massimo”.
Il vero ostacolo del “Polpo” non sarebbe così facile da risolvere: “La qualità difficilmente viene fuori se la testa non risponde e non è sgombra da pensieri. Lui era e rimane un calciatore straordinario ma per rendere al meglio deve essere al top”. Una serie di dichiarazioni che probabilmente fanno riferimento anche alla storia di ricatto e criminalità tra alcuni membri della sua famiglia.