Eriksen, l’addio all’Inter dopo il malore: “Lì non potevo continuare”

Eriksen ritorna a parlare dell’Inter e del suo addio al calcio italiano: ecco perché ha dovuto salutare la Serie A.

Christian Eriksen è stato un anno e mezzo all’Inter, lasso di tempo entro il quale è riuscito a vincere anche uno Scudetto. Certo, la sua esperienza in nerazzurro ha vissuto momenti di alti e bassi, soprattutto perché è stato vicinissimo ad una cessione dopo appena 12 mesi. Poi con un gol al derby, riconquistò la fiducia dell’ambiente e di mister Conte. Nel momento migliore, durante l’Europeo, l’arresto cardiaco.

Eriksen addio Inter
Eriksen parla dell’addio all’Inter (TvPlay.it)

Quel malore in campo ha segnato tutti. I compagni del centrocampista, i tifosi presenti allo stadio e quelli da casa, gli avversari. Chiunque avesse visto quelle immagini è rimasto praticamente sotto shock. Una volta superato il pericolo, Eriksen ha dovuto lasciare la Serie A per motivi burocratici: “Non sono arrabbiato con l’Inter per come me ne sono andato. Lì non potevo giocare: in Italia le regole sono diverse rispetto all’Inghilterra e non avrei potuto giocare – ha rivelato il danese ai Laureus World Sports Awards – Io volevo tornare a giocare e ho fatto in modo che ciò accadesse“. Dopo aver inserito un pacemaker impiantato al cuore, Eriksen è tornato in campo in Premier League al Brentford. Dopo mezza stagione, il danese si è trasferito allo United, dove tutt’ora gioca ad altissimi livelli.

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