Napoli, la festa per il terzo Scudetto continua ma ci sono già le prime tensioni: se il presente non ha dubbi, il futuro presenta il conto.
Vedi Napoli e poi festeggi. Ormai è cambiato tutto tra i partenopei: sono loro i padroni della scena. La stagione li ha decretati come protagonisti assoluti e ora non possono far altro che portare questo fardello con soddisfazione. Una posizione che speravano di avere da tempo, ma non è ancora finita. Anzi: la festa è appena cominciata. Tante sono le iniziative da qui alla fine del campionato. Il maxi raccoglimento a Piazza Plebiscito previsto per la partita contro la Fiorentina è solo l’inizio di qualcosa che si protrarrà nelle prossime settimane.
Quando si spengono le luci, però, arriva tutto il resto. Dopo la festa, infatti, è il momento di tornare alla realtà: essere Campioni D’Italia impone anche delle responsabilità. La prima – più importante – riguarda il Presidente De Laurentiis che dovrà fare il possibile per tenere i top player: Kim, Osimhen, Kvaratskhelia per fare alcuni nomi. In cima, però, ce n’è uno: Luciano Spalletti. Colui che ha dato vita al “miracolo” atteso 33 anni.
In grado di cucire e mettere insieme un abito invincibile: una squadra a sua immagine e somiglianza. Qualcosa che sembrava impossibile fino a qualche tempo fa. Questo significa anche, senza dubbio, cercare di andare oltre: “Ripartite con Spalletti?”, la prima domanda fatta al Patron durante i festeggiamenti al Maradona. Risposta: “Assolutamente sì”. La realtà, tuttavia, è ben diversa: nei prossimi giorni i due si devono incontrare.
Un colloquio informale, ma con la giusta tensione. Quella che serve per capire se c’è ancora margine per lavorare insieme o no. Problemi irreparabili non ce ne sono, ma Spalletti – secondo quanto riporta il Corriere della Sera – non ha gradito che gli arrivasse via PEC la nota dell’opzione del suo contratto, peraltro già esercitata dal club. Una mossa che ha fatto scattare qualche campanello d’allarme nell’allenatore di Certaldo.
Il quale, già nelle dichiarazioni post partita dopo l’aritmetica conquista dello Scudetto, ha pungolato il Patron. “Casca sempre dritto lui, dice sempre il massimo. Poi tocca a me dimostrarlo”. Il riferimento è al fatto che il Presidente sugli obiettivi della squadra alza – inevitabilmente – l’asticella. Poi l’allenatore, però, deve fare i conti con quello che ha a disposizione. Tradotto: Spalletti vuole garanzie sul progetto del prossimo anno.
Basta nozze con i fichi secchi. Vuole il piatto forte. Quelli che ha sono top player, ma ha dovuto plasmarli: ora il tecnico intende puntare su innesti che sono già di prima fascia. In caso contrario, gli accordi andranno ridiscussi: per questo ADL tiene pronta l’agenda. Italiano, De Zerbi, Conte sono già salvati nell’elenco delle chiamate rapide, bisogna capire se basti lo scatto alla risposta per improntare il futuro oppure occorre semplicemente premere il tasto del rewind. Per un’altra stagione made in Certaldo. La capolista se ne va, ma deve restare l’allenatore.
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