Il PSG non sta vivendo un momento sereno, anzi la tensione in città si alza ogni giorno e il club prova a tutelare i propri calciatori.
Nonostante l’ultima sconfitta casalinga per mano del Lorient, il Paris Saint Germain comanda la classifica della Ligue 1. Questo però non basta ai tifosi dell’ambizioso club francese. Il problema ormai non sembra tanto essere il non riuscire a centrare l’obiettivo Champions League, bensì il senso d’appartenenza alla maglia. Più volte i tifosi del PSG si erano fatti sentire in tal senso negli ultimi anni, ma ora la contestazione ha raggiunto livelli impensabili, tali da dover far ricorrere a provvedimenti per la sicurezza dei giocatori stessi.
Le prime avvisaglie si erano avute già nelle passate stagioni. Striscioni di critiche e fischi sia alla dirigenza che a volte anche ai giocatori sono diventati sempre più all’ordine del giorno dalle parti del Parco dei Principi. Il primo ad essere contestato fu Leonardo, quando era ancora DS del PSG.
Considerato l’emblema di un certo modo di fare mercato, considerato da “bambino viziato“. A breve però sono iniziate a piovere critiche anche sui giocatori. Ai tifosi del PSG infatti non importa che a vestire la maglia della loro squadra siano stelle come Messi o Neymar, se poi non c’è attaccamento a fronte di contratti a cifre da capogiro.
La tensione è alta a Parigi, il clima a livello sociale è già reso incandescente dalle manifestazioni sempre più frequenti che culminano in scontri con la polizia. Ora però ci si mette anche il calcio. Mentre una fetta di popolo contesta violentemente la riforma delle pensioni attuata dal governo Macron, altri organizzano proteste di fronte alla sede del PSG e non solo.
E’ stato necessario aumentare la sicurezza fuori da Camp des Loges, il centro dove si allena la squadra, per mettere al sicuro dirigenti e tesserati del club. Si tratta di diverse centinaia di tifosi che si sono riuniti davanti alla sede del PSG per esprimere il loro disappunto e concentrandosi in particolare contro alcuni giocatori. Uno di questi è Marco Verratti, ma ci sono anche Neymar, l’allenatore Galtier e persino Messi.
L’intento dei facinorosi è di ripetere questa contestazione ogni sera, non solo all’ingresso del campo di allenamento e della sede della società a Boulogne-Billancourt, ma anche sotto le abitazioni dei giocatori più bersagliati, tra i quali figura a sorpresa anche l’italiano Verratti, molto contestato per il suo rendimento parallelamente alle sue apparizioni in night club e discoteche.
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