A sette giorni esatti dallo scontro che opporrà Roma e Leverkusen, in Germania scoppia la polemica: ecco cosa sta succedendo.
Il momento attuale è forse uno dei peggiori da quando Josè Mourinho allena la Roma. Gli infortuni hanno devastato le scelte tattiche dell’allenatore, che adesso ha bisogno di ricostruire dalla macerie col poco che è rimasto.
Il doppio scontro diretto con le milanesi in casa, inoltre, è arrivato a sette giorni di distanza, con in mezzo l’insidiosa trasferta di Monza, finita 1-1. Come se non bastasse, tre giorni dopo la gara contro i nerazzurri – reduci da un brillante 0-6 contro l’Hellas Verona – si torna in campo per l’Europa League.
Proprio nella competizione europea in questione, la compagine capitolina si è fatta spazio dopo aver eliminato nell’ordine Salisburgo ai playoff, Real Sociedad agli ottavi e il Feyenoord ai quarti di finale, sconfitto con un perentorio 4-1, arrivato dopo il KO della gara d’andata.
Adesso arriverà il Bayer Leverkusen, che da quando ha cambiato guida tecnica non è da sottovalutare e che ora sta facendo di tutto per conquistarsi la finalissima di Budapest.
Quando si parla di “sforzo” per arrivare a giocare l’ultimo atto, si fa riferimento anche al trattamento che in queste ore starebbe ricevendo la squadra guidata da Xabi Alonso dalla Bundesliga.
La Bild, infatti, ha “denunciato” in un articolo, la decisione della federazione di spostare la partita di campionato che i leoni avrebbero dovuto disputare il 7 maggio, a stasera, per permettere al gruppo di avere sette giorni di riposto in vista del match contro i capitolini.
Una possibilità prevista dal regolamento Uefa, ma che non è piaciuta in Germania: l’Amministratore Delegato del Colonia, Christian Keller, infatti, non si è detto poi così felice della decisione, considerando che non anticipando il match, il mister dei rossoneri avrebbe probabilmente fatto un corposo turn-over contro la sua squadra.
Ha parlato di come il ministro degli interni, Herbert Reul, sia tifoso del Leverkusen e abbonato al club, alludendo su come possa esser stato d’aiuto, affermando: “Non vogliamo andare a fondo alla questione, altrimenti potremmo perdere fiducia nell’integrità della competizione”.
La risposta pronta di Reul, andando a discolparsi, è stata: “Il ministro non ha deciso nulla sul caso, bensì ha solo chiesto alla polizia un esame in buona fede, come in casi simili con altri club, fra l’altro”.
Una questione destinata, ad ogni modo, a far discutere, mentre i ragazzi di Alonso, sesti in classifica, si preparano ad affrontare le due settimane più decisive della loro stagione.
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