Rocco Siffredi ha cambiato la concezione del cinema a luci rosse, ma ora che la sua attività è terminata si dedica alle imprese dei figli.
Rocco Siffredi ha portato l’Italia su altri piani. Sembra scontato dirlo oggi, ma quando l’attore ha iniziato a fare cinema a luci rosse l’Italia era molto indietro. C’è chi dice troppo, ma la realtà era che il cinema bollente – così veniva definito – viveva in una nicchia che non faceva bene a nessuno. Nemmeno ai produttori che, forse, oggi hanno a che fare con un’inflazione del tema. Negli anni ’90, però, dovevano confrontarsi con la chiusura mentale: quella c’è anche oggi, ma meno.
Quel segno meno lo si deve, in parte, anche a Rocco Siffredi che, con il suo fare fascinoso e la prestanza fisica, ha sempre saputo coniugare talento (numerosi i premi vinti grazie alle performance sul set) e profondità d’animo. Al punto da non essere soltanto un’icona, ma un riferimento a cui appellarsi quando si voleva un chiarimento: definire le proprie passioni non è sempre la soluzione migliore. Siffredi gli ha dato un contesto, grazie a questo l’Italia – per mezzo dell’emancipazione di altre icone come Moana Pozzi ieri e Valentina Nappi oggi, senza dimenticare Ilona Staller, hanno portato il cinema a luci rosse nel linguaggio ispirandolo ad altre vette.
Rocco Siffredi, dalle lenzuola alle bandiere: c’è lo zampino del figlio Leonardo
Tornando al presente, Siffredi ha appeso l’accappatoio al chiodo: ora certe cose, come ha dichiarato, le fa soltanto con sua moglie. Il resto del tempo fa il produttore e regista – quando gli chiedono qualcosa di particolare – per mettersi ulteriormente in gioco. L’altro tempo – quello di qualità – lo passa con i figli: ce n’è uno, Leonardo Tano, che ha la passione e le potenzialità per l’atletica. Di recente ha vinto i 60 metri a ostacoli. Il papà era in tribuna a fare il tifo: stavolta la telecamera l’ha presa per qualcosa di diverso.
Un momento indimenticabile per qualsiasi padre: immortalare il figlio che fa la storia. Oltre alle piste, ha la passione per la moda. Anche Siffredi Senior ha cominciato così. Poi la tendenza l’ha fatta lui, lasciando un segno, quello che sta cercando di fare anche il figlio. Da una piazza (e mezza) a una pista: il nome Siffredi è sempre una garanzia. L’allungo non perdona.
