Milan sempre troppo condizionato dalle sfide di Champions League e dalle giocate del portoghese per fare bene anche in Serie A.
Essere competitivi su più fronti, cercando anche di rivincere lo scudetto non è mai una cosa semplice. E’ ciò che in questa stagione ha provato a fare il Milan di Stefano Pioli ma non vi è riuscito. Al contrario però, sta andando avanti splendidamente in Champions League e adesso si gioca la doppia sfida in semifinale contro l’Inter di Simone Inzaghi. Un traguardo comunque molto importante per un club così glorioso e abituato a vincere.
La cavalcata europea però, si sa, toglie energie in campionato portando a perdere punti preziosi e a volte rischiando anche di perdere delle posizioni importanti che possono compromettere le mosse e gli obiettivi della stagione successiva. A cinque giornate dalla fine, la squadra rossonera si ritrova fuori dalle prime quattro posizioni e a 2 punti dal quarto posto che è occupato dall’Inter di Simone Inzaghi che è al momento lì con 60 punti.
Una distanza non siderale ma dovuta anche ai troppi pareggi con alcune piccole squadre che non sarebbero mai dovuti arrivare. Basti pensare a quello con Empoli così come a quello di ieri sera contro la Cremonese. Tutti risultati che stanno mettendo in serio pericolo la prossima partecipazione alla Champions League da parte dei rossoneri. C’è però un dato che fa comprendere anche il motivo di questo andamento altalenante da parte della squadra di Stefano Pioli.
Il tutto risiede nel mancato utilizzo di Leao in alcune gare. Ebbene sì, quando il portoghese non è sceso in campo per squalifica o per scelta tecnica o ha giocato solo uno spezzone di gara, la squadra ne ha risentito racimolando solo pochi punti. Infatti, senza l’esterno mancino, la squadra di Pioli in campionato ha ottenuto 1 vittoria, quattro pareggi e 5 sconfitte.
L’unico risultato utile è stato quello ottenuto in casa con il Monza, dove i rossoneri si imposero per 4 a 1, dove il portoghese entrò al 60′ mentre la sconfitta più pesante è sempre interna ed è stata ottenuta contro il Sassuolo per 5 a 2. Dunque, senza Leao il tecnico rossonero di sente quasi perso sia dal punto di vista tattico che di finalizzazione e i dati lo dimostrano appieno. Una certezza confermata anche dall’inadeguatezza di chi ha provato a sostituirlo senza grandi risultati.
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