Serie A punta ad un cambio di rotta netto per il proprio futuro non solo tramite infrastrutture e stadi ma anche grazie gli USA.
Creare un campionato competitivo, vuole dire avere delle rose valide da rendere ogni singola partita uno spettacolo unico nel suo genere. Un’esperienza indescrivibile, che consente di attirare a sé milioni di appassionati di calcio ogni qualvolta c’è un match in programma. Su un discorso del genere sono anni che la Serie A si interroga su come fare ma non è ancora oggi riuscita a trovare la soluzione adatta per riuscirci.
Indubbiamente, il problema non è tanto il numero di squadre partecipanti quanto il livello tecnico e la qualità del gioco che il campionato italiano continua ad essere tra i più bassi a livello europeo, certamente non stimola le grandi aziende mondiali ad investire sui club italiani come accaduto negli anni ’90. L’unica speranza per il campionato italiano risiede in Andy Mitchell, il nuovo Managing Director dell’ufficio della Lega Serie A a New York.
Serie A, svolta dagli Stati Uniti
Ebbene sì, il campionato italiano ha bisogno di persone di esperienza, che conoscano determinati ambiti in modo tale da poterle consentire di poter crescere dal punto di vista della comunicazione e dell’immagine. D’altronde, la nomina di Mitchell negli Stati Uniti ha un solo obiettivo: ampliare la visibilità del calcio italiano a livello globale e provare a raggiungere nuove partnership commerciali, individuando quelle che possono essere le esigenze degli appassionati. Insomma, per rilanciare il calcio italiano e cimentare la propria base negli Stati Uniti la Lega Serie A ha deciso di puntare tutto su manager con 30 anni di esperienza nel mondo dei media, del digital marketing, delle telecomunicazioni e dei social media.
Entusiasta del nuovo ruolo che andrà a ricoprire, Andy Mitchell su Linkedin ha scritto: “Ho il compito di far crescere tutti gli aspetti del business lavorando a stretto contatto con il nostro partner di trasmissione e sviluppando nuove iniziative in collaborazione con partner commerciali. Il calcio è una mia ossessione, quindi lavorare con un’organizzazione di alto livello come la Serie A e unire la mia passione per lo sport con la mia esperienza con i media e gli affari è un’opportunità di cui non potrei essere più entusiasta“.