I brianzoli sono matematicamente salvi e di conseguenza arrivano alcuni riscatti importanti: ecco la situazione
Dopo un avvio di stagione poco brillante, il Monza si è rialzato e Raffaele Palladino ha guidato la squadra fino alla matematica salvezza, ottenuta anzitempo. Il calendario dei brianzoli prevede ancora lo scontro in casa contro la Roma, quello a Torino con i granata, il match con i prossimi campioni d’Italia del Napoli all’U-Power Stadium, la trasferta di Sassuolo, la sfida casalinga con il Lecce e l’ultima di campionato contro l’Atalanta a Bergamo.
Tuttavia, nell’incontro di venerdì, in casa dello Spezia, il Monza ha acquisito aritmicamente la permanenza in Serie A. Al Picco i brianzoli vincono con un gol per tempo e mettono in cassaforte un prezioso traguardo. Nella 32esima giornata di campionato, la squadra di Palladino centra anche la terza vittoria di seguito, dopo aver battuto Inter e Fiorentina, e vola a 44 punti in classifica. Ciurria (21′) sblocca la gara con un sinistro preciso dal limite; a chiudere i conti ci ha pensato, nel recupero, Carlos Augusto (93′). Ora la classifica degli spezzini si è complicata, mentre i brianzoli possono festeggiare.
Monza, la salvezza costa 45 milioni
Il Monza ha quindi conquistato la salvezza aritmetica e ora la società farà i conti con alcuni riscatti importanti e anche dei bonus. Con la permanenza in A infatti i brianzoli dovranno spendere 45milioni di euro. Diventano biancorossi a titolo definitivo: Alessio Cragno, Pablo Mari, Matteo Pessina, Andrea Petagna e Gianluca Caprari.
Complessivamente il Monza spenderà complessivamente 45 milioni, così distribuiti: per Alessio Cragno 3,6 milioni al Cagliari, per Pablo Mari 6 milioni all’Arsenal, per Matteo Pessina 15 milioni all’Atalanta, per Andrea Petagna 11,5 milioni al Napoli e per Gianluca Caprari 9 milioni al Verona; a loro vanno aggiunti i bonus.