L’ex biancoceleste ha analizzato la sfida di San Siro: ecco gli errori dei capitolini nel delicato match di domenica
Nel delicato match della 32esima giornata di Serie A, l‘Inter ha avuto la meglio sulla Lazio. In casa i nerazzurri si sono imposti 3-1 sugli avversari, nonostante il vantaggio iniziale dei capitolini. La gara era sentitissima in zona-Champions, dove ora la squadra di Inzaghi è riuscita a guadagnare qualche punto, approfittando nel pari tra Roma e Milan e di quello della Juventus a Bologna. Alla luce dei risultati dell’ultima giornata, Sarri ed i suoi sono ancora al secondo ma le ultime due sconfitte rimediate di seguito hanno portato ad un’analisi piuttosto critica dell’ex biancoceleste Roberto Rambaudi.
L’ex calciatore, e attuale opinionista sportivo, ai microfoni di Notizie.com ha analizzato il momento della Lazio: “A Milano è mancato il piano B, come spesso accaduto. Parlo anche della scelta degli uomini, è uscito Cataldi ed è entrato Vecino, questo cambio difensivo non ha aiutato, secondo me a volte puoi pensare di palleggiare ancora di più e difenderti in questo modo, tenendo tu la palla. Marcos Antonio avrebbe potuto fare bene. Anche perché, se rimani troppo basso, prima o poi il gol l’Inter te lo fa…”.
Rambaudi: ”
Per Roberto Rambaudi, che ha indossato la maglia della Lazio dal ’94 al ’98’, i biancocelesti possono farcela ad ottenere un piazzamento utile per la Champions del prossimo anno, ma serve più coraggio: “La partita è stata svolta come vuole Sarri. Impostando una grande partita difensiva e sfruttando le ripartenze. La Lazio ha tanta qualità davanti, il tecnico poi ha valorizzato i difensori non avendo a disposizione calciatori top. Secondo me a Milano è mancato un po’ di coraggio“.
“Non ho visto – prosegue – la voglia di imporre il proprio gioco e dominare gli avversari. La Lazio ha avuto la bravura e la fortuna di andare in vantaggio, dopo mi aspettavo qualcosa di più. Volevo vedere il coraggio di fare male di nuovo all’Inter”.
Un appunto poi sul tecnico laziale: “La mano di Sarri? I risultati della Lazio si basano molto sulla fase difensiva e poi sulla qualità dei giocatori davanti. Basta osservare i numeri offensivi: a livello di produzione non sono troppo distanti da quelli di squadre che lottano per non retrocedere, poi però si segna parecchio. Vuol dire che in attacco ci sono calciatori importanti”.
“Come il mister dice che la società deve migliorare la rosa dal punto di vista tecnico, anche lui dovrebbe crescere nella comunicazione – chiosa –. Allena calciatori non abituati a vincere, se il giorno prima parli dell’orario delle 12.30 e di una partita acchittata per gli altri non dai un bel segnale, bensì sbagliato. Sarri deve fare uno step sotto questo aspetto. Certe dichiarazioni per me è meglio non farle, soprattutto se sei al comando di una squadra che non è di un livello altissimo. Come quando a Napoli disse di aver perso lo Scudetto in albergo…”.
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