C’è sempre più mistero sul futuro dello Special One che tra battute e silenzi fa ampiamente capire di non essere proprio euforico del momento
Una delusione che non sarà facile da dimenticare. Quel pareggio arrivato all’ultimo minuto proprio non riesce a digerirlo. Per Mourinho è stata una stilettata al cuore, come per tutti i tifosi romanisti. Andare in vantaggio al secondo minuto di recupero dopo il novantesimo e farsi riacciuffare dopo tre minuti e praticamente al fischio finale dell’arbitro è stato come perdere. Un pareggio che per i giallorossi significa solo non perdere e fermare una diretta concorrente per la Champions, anche se ha fatto riavvicinare le altre.
Il Milan se non ha aperto una voragine, poco ci manca. Di sicuro ha amareggiato il tecnico e aumentato il dispiacere di non avere una rosa all’altezza della situazione per fronteggiare un’emergenza davvero importante. In ogni partita il tecnico deve fare i conti con infortuni o problemi muscolari o traumatici. Certo, se si ripetono con così tanta cadenza, le domande che si pongono sono tante, anche perché, al di là della sfortuna, le coincidenze del calcio ci sono, ma fino ad un certo punto e non così tante. Nel senso che qualche responsabilità lo staff tecnico le avrà pure.
Futuro sempre più incerto ma ora lo Special One non dice nulla
Lui Mourino, con quelle battute che ha fatto a fine gara per esaltare la prestazione della sua squadra sulla rosa e sulla possibilità di competere nascondono un’amarezza e una stanchezza di fondo. Lui vorrebbe restare alla Roma, vorrebbe vincere con la Roma, ma non vuole più andare avanti in questo modo, con giocatori che non garantiscono un determinato salto di qualità effettivo. Vuole avere una squadra che possa competere per lo scudetto e per dire la sua in Champions League. Vorrebbe tornare a competere ad alti livelli, per questo, seppur in silenzio, ha cominciato ad ascoltare proposte da altri club.
Top club che si sono avvicinati allo Special One ce ne sono, anche perché il lavoro fatto alla Roma è stato ottimo e società come il Psg e il Newcastle starebbero davvero pensando a lui per avere un allenatore che possa disporre di una rosa di campioni e portarli a competere ad alti livelli e avvicinarsi alla vittoria finale. Il tecnico portoghese vuole aspettare i Friedkin, ma fino adesso le risposte sono state vaghe ed è quello che più lo fa arrabbiare. Anche per questo continua a punzecchiare e a dire che servono campioni e un organico diverso. Lui con il materiale che ha a disposizione è arrivato in semifinale di Europa League e tra le prime quattro del campionato. Il sogno è poter vincere lo scudetto con la Roma o quanto meno competere per il titolo. Ma al momento attuale non è un obiettivo percorribile. Almeno è quello che pensa allo stato attuale Mourinho e se le cose non cambiano a fine stagione saluterà tutti. Ma ora resta in silenzio, sperando di portare la sua squadra in finale di Europa League e guadagnarsi un posto in Champions.