Fiorentina, la finale di Coppa Italia e il cammino in Conference hanno aperto nuovi spiragli per lo stadio. La nuova struttura prende forma.
Fiorentina, i viola alzano la voce. Lo fanno in campo dove la squadra di Italiano arriva in semifinale di Conference League e in finale di Coppa Italia. Tanto basta per riscrivere un cammino che sembrava già scritto: a Firenze non stanno più nella pelle perchè il cammino nelle coppe rende giustizia al blasone di una squadra che negli anni Novanta era un riferimento anche in Europa. Quei fasti, adesso, potrebbero tornare con nuove possibilità: oltre la vittoria in campo, infatti, c’è anche la rivoluzione interna.
La Fiorentina è una delle poche realtà italiane a essere tenuta in considerazione anche per una correttezza di bilancio: non ha mai fatto il passo più lungo della gamba, restando in tema di passi, però, uno importante vorrebbe farlo. Visto che, anche a livello storico, potrebbe essere il momento: lo stadio nuovo. La riqualificazione del Franchi sarebbe dovuta passare per il PNRR. Piano Nazionale Ripresa e Resilienza che, tra le voci di progetto, aveva messo anche la ristrutturazione dell’Artemio Franchi.
Nardella, Sindaco di Firenze, non stava più nella pelle ma ha dovuto ritrattare: l’Europa ha detto basta. Niente stadio di Firenze e niente impianto di Venezia, il calcio passa in secondo piano rispetto alla ripresa del Paese. Il Primo Cittadino di Firenze accetta, ma non si rassegna: dello stesso avviso è Commisso. Il Patron viola è pronto a prendere in mano la situazione. Tuttavia, avvisa: “Se non si sblocca questa faccenda dello stadio, entro in gioco io”. Significa che il Presidente arriva al punto di voler giocare da solo. Uno stadio di proprietà nuovo di zecca: questo il progetto che dovrebbe sorgere dalle parti di Campi Bisanzio.
Il nome – neanche a dirlo – Viola Park: il progetto è ambizioso. Campo, museo e tante attività correlate. Posti di lavoro e occasioni di vario genere per animare una zona ricettiva che fa gola a molti. Commisso vuole metterci le mani, ma chiarisce: “Se farò lo stadio, lo farò di proprietà. Nel restyling del Franchi non investirò un penny. Non è mio, è del Comune. Ci pensassero loro”. Questa distanza indica che la proprietà viola intende valorizzare la squadra a qualunque costo lasciando fuori gli altri concorrenti, incluso il Comune, con cui si metterà d’accordo ma solo per smarcare il Franchi. La Fiorentina gioca in proprio e presto potrebbe spostarsi su altri campi, in tutti i sensi.
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