Il Napoli è ad un passo dallo Scudetto e noi abbiamo intervistato l’ex capitano e centrocampista azzurro della cavalcata dalla Serie C alla A: Francesco Montervino ai microfoni di TvPlay.it.
Ha visto con i propri occhi gli inferi e il paradiso; ha visto nascere un progetto ambizioso, in una delle piazze più calde di tutta Italia; ha portato la fascia al braccio per la promozione in Serie B e anche disputato il primo anno di Serie A con il Napoli, segnando all’ultima giornata di campionato, davanti ai propri tifosi, della sua ultima stagione in azzurro. Insomma, Francesco Montervino si è tolto grandi soddisfazioni in azzurro e successivamente ha indossato anche la maglia granata, dove ha chiuso la sua carriera da calciatore.
Napoli-Salernitana non è una partita banale per l’ex centrocampista. Tanti sono i ricordi che lo legano alle due società, ma in questo momento prevale l’entusiasmo nel vedere la squadra di Spalletti ad un passo dalla vittoria del campionato italiano. Uno Scudetto che, secondo Montervino, è arrivato anche più tardi del previsto, secondo i progetti di Aurelio De Laurentiis.
Montervino su De Laurentiis: “Veniva dal mondo del cinema, si capiva volesse fare cose importanti per il Napoli”
Da ex capitano, che emozione prova vedere questo Napoli vicino allo Scudetto?
E’ un’emozione che dura da ormai diverse settimane. Con grande onestà, forse dopo aver perso con l’Inter e ritrovati i tre punti subito contro la Sampdoria, il Napoli ha messo la parola fine su questo campionato. Chiaramente, per me che sono stato il primo calciatore insieme al Pampa Sosa a firmare per questa nuova società, è un’emozione particolare, un orgoglio importantissimo.
Ha sentito il presidente De Laurentiis in questi giorni?
No, io ho contatti soprattutto con il figlio Edoardo, ma sono poco invadente. Il momento è particolare e sono sempre molto attento e discreto. Ma ho stima e il mio rapporto è molto rispettoso nei confronti del Presidente.
Ha mai avuto l’impressione quando firmò per il Napoli di De Laurentiis che si potesse raggiungere un traguardo importante come lo Scudetto?
L’impressione che si potesse aprire un ciclo importante era stata immediata. Perché arrivò un presidente che proveniva dal mondo dello spettacolo e del cinema: aveva delle idee un po’… fantasmagoriche per il mondo del calcio. Si capiva che volesse fare cose importanti e sinceramente ho sempre pensato che si potesse aprire questo ciclo importante, ma forse ci ha messo qualche anno in più rispetto a quello che avrebbe potuto. L’importante è che ci sia arrivato.
Sarà a Napoli per questo weekend?
La mia squadra, il Casarano, gioca proprio in concomitanza con Napoli-Salernitana, ma l’emozione di vivere quell’emozione anche da lontano è tanta. Io simbolo del Napoli? Per fortuna sì!