De Ketelaere in prestito all’Atalanta? La situazione lo permette e forse sarebbe la mossa migliore per tutti, ma a che condizioni?
Nonostante il Milan sia in zona Champions e nella competizione più importante d’Europa sia riuscito persino ad entrare fra le prime quattro, non proprio tutti stanno rendendo all’altezza delle aspettative.
Che i rossoneri siano stati praticamente perfetti nelle scelte fatte nelle ultime sessioni di mercato non è un segreto, ed una prova è l’attenzione della Juventus per Frederic Massara, compagno di decisioni di Maldini.
Negli ultimi anni, ogni arrivo in fase di mercato ha sempre iniziato a rendere al top, prima o dopo: a partire dai Maignan (preso per sostituire Donnarumma), passando da Kalulu a Thiaw e Tomori.
O ancora l’esperienza in avanti di Giroud, l’investimento fatto per Leao o l’incaponimento su Tonali. Tutte queste mosse sono state il seme che ha fruttato e prodotto il brillante scudetto della scorsa stagione.
C’è però un nome che stenta a salire in cattedra e, anzi, alla sua prima stagione ha preferito rimanere in disparte senza impicciarsi troppo: Charles De Ketelaere.
Male al Milan: altro che De Bruyne
Dopo un lunghissimo corteggiamento, i rossoneri sono riusciti a strappare il fantasista belga al Bruges per 32 milioni di euro il 2 agosto. Il club nerazzurro, bottega cara, non aveva concesso Noa Lang, rimasto a casa, ma si era convinto a far partire il classe 2001.
Un ragazzino, sì, ma con una discreta esperienza e capacità di adattamento, considerando che in Belgio, per la sua propensione al gol, spesso veniva addirittura schierato da prima punta in solitaria.
Una soluzione, quella di CDK, che avrebbe aiutato anche i rossoneri in futuro, quando sarebbe servito far rifiatare Oliver Giroud. Un colpo a botta sicura, a prescindere, considerando fosse già ampiamente nel giro della nazionale e che in patria venisse considerato come il nuovo Kevin De Bruyne.
Tutto fuorché questo nella prima stagione al diavolo però: in 27 gare di campionato ha messo a segno solo un assist, nel 2-0 interno contro il Bologna all’andata, senza segnare mai.
Ha giocato spesso trequartista, alternandosi però anche fra il ruolo di centravanti e quello di ala destra; eppure quel De Ketelaere visto al Bruges, in Italia non c’è mai stato.
Ad oggi ha perso anche il posto di titolare inamovibile e nelle ultime sei gare di campionato, solo una volta ha giocato titolare, quella contro il Bologna al ritorno in cui i rossoneri hanno cambiato dieci undicesimi in previsione del match di Champions con il Napoli.
Prestito all’Atalanta: perché SI
Per questo motivo (e tanti altri) forse un anno fuori da Milanello potrebbe fargli bene per ritrovare se stesso: oggi in Lombardia è esploso anche Brahim Diaz, mentre Bennacer, provato da falso trequartista nei match in cui è opportuno oscurare il mediano (vedasi quanto fatto con Lobotka contro il Napoli) può essere un’altra alternativa.
Un’esperienza annuale all’Atalanta potrebbe fare bene a tutti: Gasperini si è dimostrato un mago nel riscoprire calciatori sulla via del tramonto o in cerca di rilancio e i trequartisti a ridosso della punta hanno sempre fatto molto bene a Bergamo da quando a guidare c’è lui.
Per il mercato estivo la Dea potrebbe aver bisogno di un calciatore lì, soprattutto considerando le tante sviste fatte in quel ruolo negli ultimi anni e i tanti calciatori persi, da Ilicic a Pessina, passando per Miranchuk.
Bisognerà capire come la compagine bergamasca deciderà di scendere a patti: difficile pensare ad un prestito secco, andando quindi a favorire i diretti rivali.
Più probabile un prestito con riscatto, che permetterebbe quindi al belga di rilanciarsi e ai rossoneri di rientrare nella spesa fatta.