Fiorentina, Commisso a un passo dalla storia: perchè arrivare in finale di Coppa Italia può cambiare la stagione e il vissuto del club.
Fiorentina, una partita per cambiare. Il destino dei viola è legato alla semifinale di ritorno della Coppa Nazionale contro la Cremonese: arrivare a Roma, per disputare l’ultimo atto della Coppa Italia contro l’Inter, non solo è importante per la stagione ma può essere fondamentale per la storia del club. La finale dello Stadio Olimpico apre a numerose prospettive che collegano anche al futuro del Franchi. Roma significa Governo e vedere la Fiorentina nella Città Eterna giocarsi il torneo potrebbe far riflettere le istituzioni dopo il passo indietro per il Franchi nel PNRR.
Nessuna modifica alla decisione presa, ma la viola in campo potrebbe aprire altre strade istituzionali per rifare l’impianto visto il blasone e il trasporto dei tifosi nei confronti della società. Motivazioni istituzionali a parte, c’è anche il fattore campo: in termini numerici, potrebbe essere la finale numero 11 della Fiorentina. La prima sotto la proprietà Commisso: una guida che ha sempre messo al primo posto l’ambizione. Il cammino in Conference League lo conferma e la Coppa Italia potrebbe essere la ciliegina sulla torta. Anche per questo i Presidente sarà presente dall’America per assistere al ritorno con la Cremonese.
Fiorentina, la Coppa Italia per fare la storia: Commisso arriva dall’America
I viola, nello specifico, la Coppa Italia l’hanno vinta 6 volte e detengono il quinto posto insieme al Napoli nella speciale classifica dei club più vittoriosi della competizione. Dietro Juventus, Roma, Inter e Lazio. Una nuova vittoria potrebbe non solo arricchire la bacheca, ma anche confermare che la Fiorentina non vuole assolutamente stare a guardare. La mentalità vincente comincia a farsi strada. Arrivare a giocarsi tutto contro l’Inter è un appuntamento con la storia. In attesa di qualcosa che ha già il sapore d’impresa.
L’Inter aspetta in una possibile tenzone dal sapore anni 90. I fasti (e le amarezze) di Cecchi Gori a Firenze sono solo un ricordo: è ora di rinverdire la memoria per ritrovare emozioni che sembravano sopite. Al Franchi quella per i viola non è solo una passione, ma anche e soprattutto una filosofia di vita. Per questo, a Firenze, c’è già chi aspetta per commuoversi una volta di più. Altrimenti sarà la solita occasione per ringraziare, ma non è ancora tempo di tirare le somme. Il destino passa in 90 minuti.