Clamorosa novità sul caso D’Onofrio: ecco il comunicato della FIG sul ricorso di Alfredo Trenatalange, ex presidente dell’AIA.
Novità importanti in ottica FIGC per quanto concerne il caso D’Onofrio, per cui il procuratore arbitrale era stato arrestato per narcotraffico.
In principio l’ex presidente dell’Associazione Italiana Arbitri aveva fatto reclamo alla Corte Federale d’Appello mediante i suoi legali sui tre mesi di squalifica che il tribunale federale in primo grado aveva deciso di infliggergli.
Dimissioni, inibizioni e poi l’assoluzione: ecco cosa è successo
La procura della FIGC innanzitutto aveva deferito Trentalange, con la richiesta di sei mesi di inibizione. Lui si era dimesso dopo lo scoppio mediatico del caos.
L’accusa era di aver omesso qualsiasi iniziativa per l’accertamento dell’integrità di D’Onofrio, di averlo protetto da un’indagine svolta dalla commissione disciplinare e infine di aver reso dichiarazioni non reali durante il consiglio federale del 15 novembre.
In una nota della FIGC, viene scritto: “La Corte Federale d’Appello, presieduta da Mario Luigi Torsello, ha accolto il ricorso dell’ex presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Alfredo Trentalange, annullando la decisione di primo grado. Trentalange, deferito lo scorso 20 gennaio in merito alla vicenda riguardante l’ex procuratore nazionale dell’AIA Rosario D’Onofrio, lo scorso 17 marzo era stato sanzionato dal Tribunale Federale Nazionale con tre mesi di inibizione”
Entro dieci giorni (al massimo) arriveranno le motivazioni che hanno portato all’assoluzione, con diversi capi d’accusa che erano già caduti in passato.