Walter Sabatini, ex dirigente, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.
“IL MIO CALCIO FURIOSO E SOLITARIO” – “È un libro che è quasi involontario, ha preso corpo e vita nel tempo. quest’anno ero un po’ sospeso nel vuoto tra giugno e luglio, dove di solito lavoro in maniera febbrile. Così ho cominciato a stendere appunti ricordando frammenti della mia vita. Nel libeo c’è tanto della mia vita e del calcio, che fa da sfondo al calcio, perché senza di esso la mia vita sarebbe incompleta”.
“L’INTER IL MIO GRANDE RIMPIANTO” – “All’Inter potevo fare tutto meglio, ho sbagliato approccio e ho sbagliato ad accettare quelle condizioni contrattuali. Perché ero marginale dentro il quadro dirigenziale che già c’era, ma io sono abituato ad essere un frontman che si interfaccia con tutti. L’Inter meritava molto di più, questo è un grande rammarico, che mi inquieta tutti i giorni”.
“IL NAPOLI STA FACENDO MAGIE” – “Avevo già detto ad agosto, sbilanciandomi, che il Napoli avrebbe fatto un cammino del genere. Ero sicuro che Spalletti avrebbe chiuso il suo cerchio con una magia. Hanno fatto un campionato magico, portato avanti con una prepotenza, una chiarezza di idee ed una qualità di gioco difficilmente ripetibili. Non potevo sapere che il club abesse fatto scelte così pertinenti. Ci volevano coraggio e conoscenza nel sostituire giocatori che avevano fatto la storia con degli sconosciuti, ma tutti – Spalletti compreso – sono stati all’altezza”.
“MASSARA PERFETTO PER LA JUVE” – “Massara lo vedo bene ovunque. È un dirigente di grandissimo spessore, onesto, specchiato, competente ed educato. Quindi non ci sono limiti per lui, come ha dimostrato con la sua storia al Milan. Hanno fatto qualcosa di davvero rilevante: venivano da stagioni grigie, sbagliate, con calciatori sbagliati. Sono riusciti a portare la squadra, nel giorno di un solo anno, allo scudetto, che era una cosa assolutamente imprevedibile. Sono anche in semifinale di Champions ed hanno fatto un lavoro che potrei definire solo irripetibile”.
“TOTTI PUO’ FARE BENE ALLA ROMA” – “Totti può stare ovunque, ha sensibilità e capacità di riconoscere i campioni. Le esperienza di vita recenti lo hanno forgiato, si è trovato di fronte a situazioni difficili dopo aver giocato che lo hanno fatto sicuramente crescere. Francesco può fare tutto nel calcio, l’importante è che gli si dia fiducia”.
“CAMPIONATO CONDIZIONATO DALLE SENTENZE” – “Mi sarei aspettato subito una sentenza finale. Lasciare le cose così è dannoso per tutti e antisportivo. Non mi piace che le squadre non sappiano quale sia il loro destino. Il campionato è condizionato, la lotta per la Champions è oggi ancora più incerta di prima, sarebbe stato bello avere una sentenza definitiva”.