L’ex dirigente rossonero ha commentato l’attuale Milan facendo anche un paragone sul passato: ecco le sue parole.
Il Milan di Adriano Galliani e Silvio Berlusconi ha sicuramente scritto pagine indelebili del nostro calcio. Dietro alle due brillanti menti imprenditoriali c’è stato però una grande conoscitore di calcio ed esperto di talenti. Parliamo di Ariedo Braida che attualmente si trova alla Cremonese nel ruolo di consigliere strategico.
Campioni indimenticabili hanno fatto la storia della società rossonera, proprio grazie al lavoro certosino e agli occhi competenti di Braida. Quasi 30 anni passati in un Milan che è stato capace di vincere tutto e di riscrivere l’epoca del calcio moderno. Dal 1986 al 2013, come direttore generale prima e direttore sportivo poi. Ruoli, mansioni e responsabilità tanto definite quanto fluide, in un club che ha veramente fatto la storia.
I nomi che balzano subito in testa quando si pensa a Braida non possono che essere Van Basten, Gullit o Rijkaard. Serve dire altro? Poi la scoperta del giovane talento croato Zvonimir Boban e nel più recente passato Andriy Shevchenko e Ricardo Kakà, entrambi poi diventati Palloni d’Oro.
Milan, la rivelazione dell’ex dirigente
Ma non solo, perché Braida ha visto tantissimi altri grandi calciatori vestire la maglia del Milan. Da Cafù a Serginho, passando per Rui Costa, Andrea Pirlo, Rino Gattuso, Filippo Inzaghi, Paolo Maldini, Alessandro Nesta, Ronaldinho e Pato solo per citarne alcuni dei più ‘moderni’, anche se la lista potrebbe essere veramente infinita.
Più volte in molti si saranno chiesti chi dell’attuale rosa di Stefano Pioli avrebbe potuto giocare nel grande Milan. Quella squadra capace di dominare in Europa e in grado di alzare diverse Champions League. O ancora, capace di illuminare gli appassionati del calcio grazie al talento unico dei suoi calciatori più rappresentativi.
Ariedo Braida, dall’alto della sua infinita esperienza, ha detto la sua su chi, dell’attuale Milan, avrebbe voluto in squadra nella formazione rossonera dei suoi tempi, ovvero quella piena di top player. “Chi del Milan attuale avrebbe potuto giocare nel mio Milan? Avevamo una squadra di fuoriclasse, ma posso dire che ci sono giocatori forti anche in questo Milan. Se devo scegliere ne prenderei due: penso a Leao e Maignan”.
Effettivamente sia il portoghese sia il portiere ex Lille stanno disputando una stagione ad altissimo livello e grazie alle loro prodezze hanno trascinato i rossoneri in semifinale di Champions League. Due giocatori che, anche in un Milan fatto di fuoriclasse e top player, avrebbero comunque potuto dire la loro, ma che, in ogni caso, in questo momento sono la grandissima ricchezza di Stefano Pioli.