Guardiola, lite nello spogliatoio del Manchester City: il retroscena da brividi

Il Manchester City è fra le prima quattro d’Europa ma non è sempre stato così: il retroscena è da brividi, quando lo spogliatoio era una polveriera.

Quando per la prima volta Guardiola disse che sarebbe rimasto al Manchester City fino a che gli inglesi non avessero alzato al cielo la Champions League come mai nella loro storia, alcuni lo presero per folle. Da quel momento sono passati sei anni e con questa che si sta concludendo, siamo alla settima stagione di fila che il tecnico ex Barcellona allena i Citizens.

Pep Guardiola e la lita negli spogliatoi
Joseph Guardiola, allenatore del Manchester City – (LaPresse – TvPlay)

Nel lungo percorso di crescita, è presente una finale di Champions persa contro il Chelsea e svariati quarti e semifinali, ma sulla coppa il loro nome non è mai stato inciso, nonostante negli anni si sia seguito un modus operandi di “caccia al campione“, comprando sempre i più forti in circolazione.

Avendo scelto di concedere del tempo al mister, gli azzurri hanno iniziato a trovare una quadra, capendo come sarebbe stato meglio agire in fase di mercato per seguire le richieste di Pep.

E così anche quest’anno la compagine di Manchester è arrivata fra le prima quattro d’Europa e si giocherà con il Real Madrid l’accesso alla finalissima contro una milanese.

Lite nello spogliatoio, la testimonianza

Se però oggi sembra andare tutto per il verso giusto, con il City composto da venticinque soldatini al servizio dell’allenatore, c’è stato un periodo in cui lo spogliatoio era poco più che una polveriera.

Pep Guardiola e la lita negli spogliatoi
Joseph Guardiola, allenatore del Manchester City – (LaPresse – TvPlay)

Proprio l’ex calciatore dei Citizens Samir Nasri, ritiratosi più di un anno fa, ha rilasciato un’intervista a L’Equipe, nella quale ha raccontato un retroscena legato alla sua convivenza con Guardiola che fa riflettere.

L’ex centrocampista francese ha detto: “Ho litigato con lui fin dai nostri primi incontri. Il primo giorno mi ha chiamato nel suo ufficio e mi ha chiesto: ‘Cosa vuoi fare?’ Gli ho detto: ‘Sta a te dirmi se vuoi contare su di me’. E lui rispose: ‘Conto su di te se stai davvero bene di testa’. Poi faccio il mio primo allenamento, va tutto bene, lui è contento di me”.

Dunque ha continuato: “il giorno dopo Pep mi chiama di nuovo e lì mi urla a causa del mio peso. Lo sapeva perché ci pesavamo tutti i giorni e io gli dissi: ‘Abbassa la voce, non urlarmi contro, non sono un ragazzino, ho 29 anni. Forse la mia vacanza è stata una fuga per me, un modo per fare quello che volevo fare perché stavo uscendo da una stagione difficile, e perché nella mia vita personale sono successe tante cose’. E lì Pep mi rispose: ‘È vero, mi dispiace'”.

A gennaio di quella stagione Nasri lasciò il City per andare in prestito al Siviglia dopo cinque anni, poi rescisse il contratto, volando in Turchia.

Guardiola invece uscì subito in Champions League, al primo turno ad eliminazione diretta, arrivando terzo in campionato a -15 dal Chelsea primo.

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