Napoli pronta a conquistare un nuovo record ma a patto di battere la Salernitana e di un passo falso della Lazio in casa dell’Inter.
Ritrovarsi a 78 punti alla 31esima giornata a più sedici dalla seconda in classifica è un qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato a Napoli. Eppure, la squadra di Luciano Spalletti sta riuscendo nell’impresa. Giornata dopo giornata, gol dopo gol, la squadra azzurra ha conquistato tutti con il suo gioco e ora può finalmente sperare di conquistare quello scudetto che manca da 33 anni. Un sogno che sta diventando realtà.
Domenica però i partenopei potrebbero battere un nuovo record. In caso di vittoria contro la Salernitana e di pareggio o sconfitta della Lazio contro l’Inter, sarebbe vittoria dello scudetto con sei giornate di anticipo. Un qualcosa mai accaduto prima visto che il primato è del Torino di Mazzola che vinse nella stagione 1946/47 con cinque turni d’anticipo. Un qualcosa che si è ripetuto con la Fiorentina nel 1955/56, con l’Inter di Roberto Mancini nella stagione 2006/07 e con la Juventus di Massimiliano Allegri nella stagione 2018/2019.
Napoli, un record eccezionale
Ovviamente, l’ottenimento di tale record dipenderà unicamente da due fattori: la squadra di Spalletti dovrà vincere al ‘Maradona’ la partita contro la Salernitana e sperare nel pareggio o nella sconfitta della Lazio contro l’Inter a ‘San Siro’. Nel caso in cui si registrassero questi due risultati, gli azzurri riuscirebbero ad ottenere un record che in Italia, come già detto, nessuno è mai riuscito ad eguagliare finora né in un campionato a 18 squadre né in uno a 20.
Indubbiamente, la situazione cambia se il paragone lo si va a fare con le squadre straniere. Basti pensare al Bayern Monaco che vinse il campionato con sette giornate d’anticipo nel 2014 e al PSG con otto giornate d’anticipo nel 2016. Non fu da meno neanche il successo del Liverpool di Jurgen Kloop nel 2020 con la vittoria del titolo con sette giornate d’anticipo. L’unica invece dove si mantiene un determinato equilibrio come in Italia è la Spagna dove ancora oggi, al massimo il campionato lo si vince con cinque giornate d’anticipo.