Il futuro di Osimhen è un’incognita ma la confessione fatta in diretta non lascia dormire sogni tranquilli ai tifosi.
La stagione dei partenopei è stata ciò che di più incredibile i tifosi partenopei avrebbero potuto immaginarsi. Dopo la folle campagna acquisti estiva, per molti definita scellerata, si pensava ad un incredibile ridimensionamento.
Lo scudetto, troppe volte sfiorato negli anni precedenti, aveva obbligato il patron Aurelio De Laurentiis a ridimensionare l’organico del suo Napoli, abbassando di fatto il monte ingaggi.
Con la cessione del capitano Lorenzo Insigne è arrivato il georgiano Kvratskhelia, l’addio di Ospina ha portato alla promozione da primo portiere di Meret, poi è stato sostituito Koulibaly con Kim, Fabian Ruiz con Ndombele e Mertens con Raspadori.
Scelte insensate secondo molti, che invece hanno portato in Campania uno scudetto che mancava da Diego Armando Maradona, accompagnata proprio dai nuovi arrivati: Kvicha è stato devastante per tutto l’anno, il difensore coreano è diventato uno dei migliori al mondo nel suo ruolo e la rete di Giacomo Raspadori, che è valsa la vittoria del Napoli in Piemonte, ha messo l’ipoteca sul tricolore.
Anche in Champions League i campani hanno scavalcato obiettivi e record precedentemente raggiunti: inseriti in un raggruppamento insidioso, hanno demolito Liverpool, Rangers e Ajax, passando da primi e poi eliminando il Francoforte agli ottavi di finale. Niente semifinale però, per la prestazione coriacea del Milan, che ha escluso la compagine di Spalletti nel doppio scontro tutto italiano.
Lo scrittore Maurizio De Giovanni è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it su TvPlay e ha parlato di quello che potrebbe essere il Napoli di domani, capendo anche cosa sceglierà di fare il centravanti nigeriano: “Il Napoli come tutte le squadre italiane appartiene attualmente a un calcio di seconda fascia, se squadre di Premier, il PSG o il Bayern bussano alla porta i pezzi pregiati vanno via. Sarà molto difficile trattenere una figura come Osimhen, penso anche ad altri ma in primis a lui”.
Le riflessioni dello scrittore sono in relazione a come il Napoli ha scelto di lavorare in fase di mercato, andando a cedere “tanti pezzi forti come Mertens, Koulibaly o Insigne in una sessione unica andando a prendere giocatori che non conoscevo, trattenendo ragazzi che venivano da stagioni altalenanti come Meret e Osimhen. Mi ero lamentato e non lo farò mai più”.
La paura di De Giovanni, fiducioso nei confronti del direttore sportivo, è correlata alla scelta dell’eventuale sostituto: “Bisognerà vedere chi si andrà a pescare per sostituire Osimhen, se arriverà un Osimhen 2 la Vendetta saremo tutti contenti, se sarà invece un giocatore che avrà bisogno di tempo per ambientarsi aspetteremo”.
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