Spalletti, dalla gavetta allo scudetto: ecco come Napoli l’ha cambiato per sempre

Spalletti sta per coronare il suo sogno vincendo finalmente il suo primo scudetto in Serie A, coronando una carriera fatta di gavetta ma anche di tanti successi.

Passo dopo passo, con la forza delle idee, senza mai mollare la presa, prima o poi qualcosa di buono arriva. E’ forse ciò che avrà pensato in questi anni Luciano Spalletti. Un tecnico che, dove è andato, ha sempre fatto rendere le sue squadre sempre al massimo e in alcuni casi facendole andare anche oltre i propri limiti. Basti pensare all’insperata salvezza dell’Empoli o alla conquista di un posto in Champions League dell’Udinese.

Spalletti
Spalletti e la sua preziosa gavetta (La Presse, TV Play)

Soprattutto ciò che sta compiendo al Napoli è un vero e proprio capolavoro. Arrivato nel momento in cui la piazza era contro squadra e società per la mancata qualificazione in Champions League e con uno spogliatoio spaccato in mille pezzi, il tecnico di Certaldo ha saputo ricostruire il tutto con calma, pazienza e regole chiare e precise. Ha ridato gioco e lustro al gioco della squadra e valorizzato di nuovo i calciatori.

Spalletti e quella gavetta che serve

Anche con l’addio dei calciatori chiave, Spalletti non si è scoraggiato e ha costruito un Napoli degno di nota, capace di saper comandare tramite il gioco sia in Italia che in Europa. E così è stato. Difatti, in questa stagione tutti si sono meravigliati positivamente degli azzurri non solo per i risultati conseguiti ma soprattutto per il gioco espresso a prescindere dall’avversario che si trovava di fronte. Sinonimo di crescita mentale e di ottimo lavoro svolto dal proprio allenatore.

Spalletti
Spalletti alla conquista del suo primo scudetto (La Presse, TV Play)

Lo stesso allenatore che, con una Roma normale riuscì a inventarsi Totti falso nueve e ad arrivare ai quarti di finale di Champions League, dove manco Capello vi riuscì precedentemente con i giallorossi. Lo stesso tecnico che con i capitolini vinse Coppa Italia e Supercoppa italiana e diede fastidio all’Inter di Mancini che è era una corazzata sfiorando lo scudetto nel 2008.

Di Luciano Spalletti tutti potranno permettersi di dire tutto come che è l’eterno secondo perché tutti si dimenticano che, quando è tornato a Roma, ha risollevato una squadra riportando in Champions League. Così quando andò all’Inter, con Borja Valero e Vecino, riuscì a qualificarsi per due anni di fila alla massima competizione europea. Cosa che ai nerazzurri mancava dal 2011.

Forse, prima di esprimere un giudizio negativo su questo allenatore e su questo uomo, bisognerebbe vedere i risultati conseguiti in passato e su quali panchine. Solo così, si può capire che si ha a che fare con un grandissimo tecnico, che di calcio ne capisce e che tutto ciò che ha ottenuto è solo merito suo e della gavetta fatta negli anni.

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