Scompiglio nel derby greco in cui l’Aek Atene ha sconfitto l’Olympiakos per 1-3 in rimonta, con il gol del sorpasso arrivato a otto minuti dalla fine dal dischetto e il definitivo tris è giunto in pieno recupero.
Non l’hanno presa bene i tifosi di casa che, con questa sconfitta, restano al terzo posto nel campionato playoff della Super League greca, scivolando ancora più lontani dai rivali, adesso a -9 e con l’Aek che ha raggiunto il Panathinaikos in testa alla classifica.
I tifosi, infuriati per la direzione di gara, hanno invaso il campo alla ricerca dell’arbitro, colpevole (a loro dire) di aver fischiato un rigore inesistente.
La polizia ha dovuto scortare l’arbitro italiano Davide Massa fino agli spogliatoi, difendendolo da tifosi armati di oggetti contundenti.
Come se non bastasse, ci si è messo anche il presidente dell’Olympiakos Marinakis che ha detto: “Tutta la Grecia è disgustata, anche i non vedenti si sono accorti di quello che è successo. I truffatori e il governo hanno ucciso il calcio“.
Il referto del fischietto è stato il seguente: “Al 90′ il 4° uomo ha mostrato 7 minuti di recupero ma dopo il 3° gol della squadra in trasferta, alcuni oggetti (bottiglie d’acqua e palloni di plastica) sono stati lanciati dagli spalti, intralciando il proseguimento del gioco. Al 90+6′ ho deciso di chiudere la partita, in quanto mi sono reso conto del possibile ingresso in campo dei tifosi della squadra di casa. Al termine del match i tifosi della squadra di casa sono entrati in campo e noi ci siamo diretti direttamente verso il tunnel: c’erano molte persone e ho sentito un colpo sui genitali ma non ho riconosciuto il colpevole“
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