Juve che continua a lottare su più fronti e spera di arrivare ad una giusta soluzione a fine campionato grazie al TAR.
La stagione 2022-2023 sicuramente sarà ricordata come una tra le più complicate della storia bianconera. C’è chi sostiene addirittura che superi Calciopoli. Tra campo e società, le problematiche e le delusioni sono state così tante che solo a parlarne vengono i brividi. Prima l’uscita dalla Champions League alla fase a gironi, poi la squadra in difficoltà in campionato, poi l’inchiesta Prisma che divampa. Quando la squadra prende quota, ecco che arrivano i 15 punti di penalizzazione e parallelamente tutto il CDA si dimette.
Insomma, un tourbillon di emozioni in negativo che solo un tifoso juventino può spiegare con esattezza e che non avrebbe mai voluto vivere. Eppure, nonostante ciò è ancora qui, in attesa di capirci qualcosa visto che dopo l’udienza del 19 aprile la sua squadra del cuore ottiene momentaneamente di nuovo i 15 punti, rinviando qualsiasi discorso ai mesi successivi. Insomma, tutto rinviato e si continua a tremare perché il futuro è ancora incerto.
E così, mentre la squadra di Allegri ha ritrovato il terzo posto in classifica e la voglia di lottare per un posto in Champions League, la società bianconera si ritrova a lottare ancora per difendere quanto accaduto nel recente passato e per fare in modo che quanto deciso dalla Corte Federale le venga definitivamente tolto. Uno scenario ancora tutto incerto, che potrebbe essere chiarito nei prossimi trenta giorni o forse meno.
Pierluigi Matera, ordinario di diritto comparato ed ex vice procuratore generale del Coni, dalle pagine di ‘TuttoSport’ ha cercato di spiegare quanto accaduto negli ultimi giorni. La correzione dell’impianto della sentenza, porterà a scongiurare per il momento ad un ricorso bianconero al Tar. Al contempo, si potrebbe anche giungere ad una riduzione della penalizzazione stessa, togliendo ai bianconeri meno dei 15 punti tolti a gennaio scorso.
Il Collegio di Garanzia dello Sport nella giornata di giovedì ha emesso un dispositivo che consente alla Corte di correggere l’impianto motivazione, costruendo una sanzione che possa non essere carente quando finirà dinnanzi alla Giustizia Amministrativa. Questo perché si avrebbe come obiettivo quello di scindere tra quello che è stato fatto dai i singoli dirigenti operanti all’epoca nella società bianconera e la Juventus stessa.
Dunque, un qualcosa che dovrebbe avvenire nei prossimi 30 giorni e poi si potrà capire se realmente la società bianconera opterà per il Tar oppure accetterà l’ultima decisione che verrà presa. Intanto, non resta altro che attendere e sperare che si giunga ad una soluzione chiara.
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