Il derby di Champions League si avvicina, ma il quarto posto in campionato è lontano. Ecco perché arrivare tra le prime quattro è di vitale importanza.
Milan e Inter, avversari su più fronti. Semifinaliste di Champions League e, allo stesso tempo, contendenti per un posto valido nella massima competizione europea in vista della prossima stagione. Un cammino paradossale, ma che impone un piazzamento nelle prime quattro per non vanificare quanto di buono fatto quest’anno.
Entrambe, però, sono attualmente in ritardo. Il Milan è infatti quinto a 53 punti mentre l’Inter segue a 51. Roma, Juventus e Lazio occupano le altre posizioni valide per una qualificazione alla coppa dalle grandi orecchie, con il Napoli staccatissimo in prima posizione.
Il quarto posto, a livello economico, pesa più della semifinale di Champions League. Sembra paradossale, ma è così. Ecco perché per le due milanesi arrivare tra le prime quattro è fondamentale per proseguire nel percorso di crescita societario.
La fase a gironi, tra premi Uefa e botteghino, porterebbe almeno 50-60 milioni nelle casse dei due club. La differenza tra quarto e quinto posto potrebbe quindi pesare tantissimo soprattutto per il calciomercato. Il Milan, in realtà, ha una solidità economica che gli permetterebbe anche di reggere l’urto di una mancata qualificazione in Champions League, anche se il budget acquisti verrebbe notevolmente ridimensionato. Maldini si occuperebbe, quindi, di blindare i talenti già presenti in rosa: da Leao e Brahim Diaz, passando magari per qualche innesto non particolarmente oneroso. In ogni caso Charles De Keteleare resterà a Milano. Il Milan non pensa ad un prestito e, di conseguenza, a meno di offerte clamorose, il giovane belga continuerà a vestire il rossonero.
Per l’Inter, invece, la qualificazione alla prossima Champions League è di vitale importanza. Costruire una squadra importante che possa anche puntare allo Scudetto senza i 60 milioni europei pare un’impresa assolutamente complicata. La semifinale raggiunta quest’anno ha sistemato il bilancio annuale, annullando la necessità di cedere un big come successo nelle ultime stagioni.
Ma la differenza tra il quarto e il quinto posto è di fatto sostanziale. Non arrivare in Champions costringerebbe Marotta ad almeno una cessione eccellente e nessuno ne sarebbe al riparo. All’opposto la quarta posizione permetterebbe alla dirigenza di fare ragionamenti diversi e non obbligati. Capitolo diverso invece per Inzaghi. La sua panchina non è ancora salda e l’Inter ha già avviato dei discorsi futuri con altri allenatori. Arrivare in finale e non piazzarsi tra le prime quattro in campionato non garantirebbe la fiducia al tecnico emiliano. Ecco perché già a partire da domani l’Inter deve tornare al successo sull’Empoli, dopo oltre un mese di digiuno e provare a rientrare in corsa. L’ex attaccante sa che è tutto nelle sue mani e se il match contro i toscani non sarà una semifinale di Champions, il peso della partita sarà comunque notevole.
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