Arrigo Sacchi davanti al gol di Giroud in Napoli-Milan si è ricordato un’altra partita: “Leao e Giroud come Gullit e Van Basten ma noi…”
Il pareggio del Maradona che il Milan ha strappato al Napoli, ha permesso ai rossoneri di entrare a far parte dell’elite delle prime quattro squadre d’Europa, raggiungendo di fatto l’Inter nella parte destra del tabellone.
Un evento che ricorda grossomodo quella famosa partita scudetto in cui, il primo maggio del 1988, il diavolo sconfisse i partenopei per 3-2. L’azione fu simile nella realizzazione, con Gullit che scappò via sulla fascia, cambiò passo e crossò al centro, per Van Basten che siglò la rete che permise ai lombardi di vincere.
Proprio per questa ragione la Gazzetta Dello Sport ha intervistato stamattina Arrigo Sacchi, ex allenatore di quel Milan che ammette di aver sentito Galliani al telefono proprio dopo la gara di Champions League.
Il direttore, oggi al Monza, avrebbe detto a Sacchi quanto quell’azione abbia ricordato la partita sopracitata, con condivisione di Arrigo, che ha però aggiunto: “Ma noi abbiamo fatto una partita d’attacco e costretto il Napoli nella sua metà campo, mentre questo Milan si è soprattutto difeso. Dietro sono stati perfetti e il gol è stato simile. Sono le coincidenze del calcio”.
Ha poi fatto una valutazione sull’incontro: “Se il Napoli non gioca d’anticipo su Leao rischia grosso ed è quello che è successo: ci sono due modi per fermarlo, in anticipo o in raddoppio. Il Napoli non ha fatto nessuna di queste e ha preso gol”. Ha poi concluso: “La squadra di Spalletti era lunga. Come fai ad organizzare il pressing e difenderti bene in quelle condizioni?”