In FIGC è pronta una nuova norma destinata a cambiare in qualche modo per sempre la Serie A: l’annuncio è arrivato dal presidente Gravina
Grande fermento c’è in queste ore nel calcio italiano, con il Collegio di Garanzia che deciderà il destino dei 15 punti di penalizzazione inflitti a gennaio alla Juventus, per il caso plusvalenze. Un verdetto, quello della Corte d’Appello Federale, che ha cambiato il volto della classifica e forse gli equilibri del campionato. Che potrebbero subire un nuovo scossone, in fondo, data la concreta possibilità che la penalizzazione venga annullata, stando a quanto filtra da Roma.
Intanto, però, questo mercoledì è stata una giornata importante in FIGC anche per altre ragioni. Il presidente Gabriele Gravina ha pronunciato infatti parole molto importanti dopo l’approvazione di una norma importante che modifica il Codice di Giustizia. Una delibera destinata ad incidere in qualche modo su tutto il calcio italiano, ed in particolare sul rapporto dei vari club con gli arbitri.
Serie A, rischio punti di penalizzazione per i club: la nuova norma
Il numero 1 della FIGC, tra i vari punti, ha toccato anche quello di Euro 2032, confermando le varie città candidate ad ospitare i match. Per il calcio femminile, poi, una grande notizia, con la delibera sulla nascita, dal prossimo 1° luglio, della Divisione Professionistica Serie A femminile, definita “l’anticamera di una lega”.
A catturare l’attenzione di tutti, soprattutto con le eventuali conseguenze in Serie A, è stato però l’annuncio di una norma a tutela degli arbitri, con conseguenze pesantissime su chi adotterà comportamenti ritenuti violenti nei confronti dei direttori di gara. “Abbiamo raddoppiato tutte le sanzioni edittali, inserendo una novità: nel caso in cui ad aggredire arbitri siano coinvolti dirigenti, – ha chiarito Gravina – sono previsti dei punti di penalizzazione in capo alla società, minimo due punti. Basta violenza sugli arbitri”.
Nel dettaglio, si apprende dal sito della FIGC, quando dovesse essere ravvisata una condotta violenta (nella cui casistica va incluso anche lo sputo), si arriverebbe ad un’inibizione di due anni. Per le condotte che dovessero invece arrivare ad una lesione personale accertata, il nuovo codice prevede un’inibizione di quattro anni.