La Juventus si lecca le ferite dopo la sconfitta col Sassuolo e si torna a parlare del digiuno di Vlahovic. Il bivio del bomber e del club.
Il momento della Juventus è piuttosto delicato e Max Allegri dopo una stagione contraddistinta da molte sofferenze, cerca di puntare agli obiettivi essenziali per salvare la stagione. La seconda sconfitta consecutiva in campionato però ha fatto tornare a galla alcuni problemi di cui si è già parlato spesso ultimamente, la crisi di Dusan Vlahovic. Il digiuno del bomber serbo è ormai un caso. Quali pieghe può prendere la situazione e chi sono i club che punterebbero su di lui.
Sul digiuno di Dusan Vlahovic si sta parlando e scrivendo tanto. Un argomento che divide, specialmente in casa Juve, dove ognuno si augura che il bomber arrivato dalla Fiorentina e che appena approdato in bianconero sembrava lanciatissimo, possa sbloccarsi definitivamente anche in questa stagione.
Sono soltanto 11 le reti messe a segno in 33 presenze tra campionato e coppe varie, l’ultima risale ad un mese fa contro il Friburgo da calcio di rigore. In campionato invece bisogna tornare indietro addirittura fino al match contro la Salernitana dei primi di febbraio. Colpa sua o della squadra, ma soprattutto, la soluzione quale può essere? Ecco che sia per il giocatore che per il club si presenta un bivio che coinvolge anche il mercato.
Vlahovic, le cause del digiuno e le pretendenti sul mercato
La crisi realizzativa di Dusan Vlahovic è un problema non da poco, specialmente guardando tutti i numeri che riguardano l’attaccante. A partire dagli 80 milioni investiti dalla Juventus per il suo cartellino, ma questo fortunatamente sembrerebbe essere l’aspetto meno preoccupante, perché nonostante tutto la quotazione dell’attaccante, giovane e con ampi margini di crescita, non è stata svalutata dal periodo no.
Piuttosto c’è da chiedersi se l’astinenza sia “colpa” sua o del sistema di gioco che non lo favorisce. I numeri tenderebbero a suggerire la seconda ipotesi. Nonostante la Juventus abbia alcuni tra i migliori “crossatori” della Serie A, leggasi Di Maria, Chiesa, Cuadrado e lo stesso compagno di nazionale Kostic, i palloni giocabili per il serbo sono pochi.
In una speciale statistica redatta da Tuttosport risultano infatti essere uno ogni 20 minuti, o 4,54 a partita, le palle che arrivano in “zona calda” per il centravanti 23enne. Osimhen per intenderci, viaggia su numeri che sfiorano il doppio di quelli di Vlahovic. Ciononostante l’ex-viola ha comunque ammiratori importanti sul mercato e la Juventus non lo considera affatto incedibile, anzi, per certi versi se le cose dovessero mettersi male a livello di bilancio sarebbe letteralmente un salvagente per il club. A contenderselo ci sarebbero le inglesi Arsenal e Chelsea, ma anche il Real Madrid.