Calciopoli, favori arbitrali anche per l’Inter: la rivelazione a sorpresa da Report. Nel programma di Rai Tre emergono nuovi clamorosi elementi
E’ andata in onda la tanto attesa puntata del programma Report, contenitore di inchiesta condotto dal giornalista Sigfrido Ranucci il quale nei giorni scorsi aveva preannunciato importanti nuove rivelazioni sull’inchiesta che nella tarda primavera del 2006 sconvolse dalle fondamenta l’intero sistema del calcio italiano e che per questo motivo dai mass media fu soprannominata Calciopoli. Era chiaro il riferimento a Tangentopoli, la maxi inchiesta della Procura di Milano che nel 1992 aveva spazzato via l’intera classe politica della Prima Repubblica.
E tra le nuove carte e intercettazioni che Report ha mostrato ve n’è una di particolare interesse che rischia di gettare una nuova ombra su determinate dinamiche legate ai rapporti tra le società di calcio e il settore arbitrale dell’epoca. Durante la stagione 2004-2005, la Juventus di Fabio Capello prima in classifica si presenta a San Siro alla 13/a giornata per affrontare l’Inter di Roberto Mancini staccata di parecchi punti dai bianconeri. E’ un big match che in caso di successo dei nerazzurri potrebbe riportarli in corsa per un possibile scudetto.
E’ una sfida molto attesa e il presidente dell’Inter, Massimo Moratti, guarda con grande attenzione al nome dell’arbitro chiamato a dirigere il match del Meazza. E il sorteggio, che in quegli anni era parziale, designa un direttore di gara tra i meno quotati, Pasquale Rodomonti di Teramo. Una scelta che non convince nessuno, soprattutto in casa nerazzurra e che preoccupa perfino il presidente della FIGC, Franco Carraro.
L’allora numero uno del calcio italiano prese il telefonò per contattare uno dei due designatori arbitrali, Paolo Bergamo: “Mi raccomando, guai se l’arbitro dovesse aiutare la Juventus. Si scatenerebbe il putiferio“. L’ex fischietto livornese rispose con toni più che rassicuranti: “Non c’è da preoccuparsi presidente, ho sentito Rodomonti e l’ho catechizzato a dovere. Sa anche lui che a volte è meglio guardare con maggiore benevolenza chi sta dietro piuttosto che chi sta davanti“.
Per la cronaca quella partita terminò con il risultato di 2-2: al doppio vantaggio bianconero con Zalayeta e Ibrahimovic risposero Cristian Vieri e Adriano che trovò il gol del definitivo pareggio a cinque minuti dalla fine. Non mancarono le polemiche per una mancata espulsione del portiere interista Toldo autore di un netto fallo ai danni di Zalayeta lanciato verso la porta.
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