Il Napoli, senza Osimhen e Kvaratskhelia, non segna più con i suoi giocatori offensivi: il dato impietoso mostra numeri preoccupanti
E’ stato un Napoli quasi perfetto in questa stagione, una macchina da bel gioco e gol che hanno portato Luciano Spalletti a 4 vittorie (ed un paio di pareggi) dal sogno Scudetto. Un titolo che manca alla città da 33 anni, da quando in rosa c’era un giocatore ancora oggi riconosciuto come uno dei, se non il, calciatore più forte di tutti i tempi: Diego Armando Maradona.
Da allora, nell’era moderna post fallimento e risalita in Serie A, sono arrivate tre Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Vittorie sì prestigiose, ma ben lontane dalla grandezza del tanto agognato Scudetto. Manca davvero pochissimo agli azzurri per entrare nella leggenda, per riuscire nell’impresa nella quale hanno fallito, per 33 anni prima di loro, calciatori di altissimo calibro che hanno vestito la maglia del Napoli.
In questo finale di stagione, dove la concentrazione è massima anche per un obiettivo parallelo, la possibilità di accedere per la prima volta nella storia alla semifinale di Champions League, le energie non sempre sono al massimo. Il dispendio profuso da inizio stagione, in pieno agosto, inizia a farsi sentire, e per certi calciatori sta mancando anche l’apporto realizzativo.
Napoli, senza Osimhen e Kvara gli attaccanti non segnano più: il dato
Lo 0-0 contro il Verona non è stato l’unico esempio di partite recenti senza gol per gli azzurri. Stessa sorte è capitata per due volte contro il Milan. Non è tutto, nelle ultime 4 partite, dove è mancato Victor Osimhen, il Napoli ha realizzato solamente 1 gol con Di Lorenzo, l’altro, sempre contro il Lecce, si è trattato di un autogol. La musica, però, non è cambiata neanche nelle settimane precedenti, dove il nigeriano era in campo.
Escluso Kvaratskhelia, la cui ultima rete è arrivata il 19 marzo scorso in casa del Torino, gli altri arsenali offensivi di Spalletti si sono bloccati. Elmas, è fermo al 12 febbraio, nel 3-0 alla Cremonese. Molto peggio di lui hanno fatto Zielinski, che escluso il gol su rigore nel 3-0 all’Eintracht Francoforte del 15 marzo in Champions, non segna in Serie A dal 12 novembre all’Udinese. Raspadori ha trovato l’ultima gioia il 12 ottobre contro l’Ajax, mentre in campionato addirittura dal 10 settembre, ben 7 mesi fa.
Gli esterni come Politano e Lozano non hanno fatto meglio. L’ex Sassuolo e Inter non realizza reti dal 9 ottobre contro la Cremonese, mentre il messicano è fermo dall’8 novembre contro l’Empoli. Caso a parte quello di Simeone, che ha avuto pochissimo spazio a disposizione e che ha deciso la gara contro la Roma di gennaio.
Minuti interi senza segnare, lasciando il peso del gol tutto sulle spalle di Kvara e Osi, che dovranno rimboccarsi le maniche nella speranza di ribaltare il Milan in Champions e superare quattro tra Juventus, Salernitana, Udinese, Fiorentina, Monza, Inter, Bologna e Sampdoria per riconsegnare uno storico Scudetto ad una piazza in trepidante attesa.
