Arbitri, la rivoluzione di Pacifici: cosa cambierà. Il nuovo numero uno dei fischietti italiani anticipa importanti novità in ottica futura
Il mondo arbitrale volta definitivamente pagina. E si spera con risultati migliori rispetto agli ultimi anni. Finisce ufficialmente l’era di Alfredo Trentalange, costretto a dimettersi in virtù dei suoi rapporti con l’ex procuratore capo degli arbitri, Rosario d’Onofrio, arrestato per traffico di droga internazionale. Inizia quella di Carlo Pacifici: romano, ex arbitro di lungo corso, una grande e positiva esperienza nel settore nazionale, soprattutto in qualità di formatore di nuovi fischietti, Pacifici è stato eletto qualche ora fa nuovo presidente dell’AIA, l’Associazione Italiana Arbitri.
Pacifici, che era l’unico candidato delle elezioni che si sono svolte al Centro Tecnico Federale di Coverciano, dopo l’Assemblea Generale ha ottenuto 260 voti, con 50 schede bianche su 310 delegati che hanno espresso il proprio voto. Vicepresidente è stato eletto Alberto Zaroli. In molti si domandano se l’arrivo di un uomo nuovo, finora rimasto piuttosto ai margini del sistema di potere che negli ultimi anni ha guidato il settore arbitrale, potrà favorire un vero cambiamento in termini di trasparenza e chiarezza di idee.
Fresco di elezione il diretto interessato ha preso la parola in quella che a tutti gli effetti è stata la sua prima conferenza stampa da neo presidente AIA. E le sue prime dichiarazioni sono state interpretate come un evidente segnale di apertura e di imminenti novità, un segnale di rottura con il passato: “Intervistare un arbitro non so che valore costruttivo possa avere, ma siamo d’accordo nell’aprire canali di comunicazione, spiegare le nostre decisioni o i nostri errori è un nostro obiettivo primario. Aprire un canale diretto tra noi e chi usufruisce del gioco del calcio è l’obiettivo. Ci dobbiamo aprire al mondo esterno – ha concluso Pacifici -, non possiamo chiuderci a riccio”.
Pacifici ha poi esposto per sommi capi il suo programma di lavoro che avrà il compito di restituire all’intero settore arbitrale le necessarie credibilità e trasparenza: “Entro i primi novanta giorni vogliamo lavorare su alcune che riteniamo siano delle priorità assolute come tutelare gli arbitri di base dalle violenze, lavorare sull’aspetto legato al doppio tesseramento, sull’aspetto del valore della tessera e su un adeguamento dei rimborsi arbitrali che sono fermi da anni”. L’arrivo dell’ex fischietto romano al vertice dell’Associazione dei fischietti italiani sembra poter portare quella ventata di novità di cui c’era oggettivamente bisogno. Non resta che attendere le sue mosse.
La Juventus si avvicina alla prossima sfida di Serie A contro il Milan, ma l'insidia…
In Serie A potrebbe esserci una clamorosa rescissione di contratto proprio in questi giorni: sarebbe…
Roberto Baronio è intervenuto in diretta su TvPlay "DOPO IL RITIRO GIOCO SOLO A PADEL"…
Non c'è pace per la Juventus e per Thiago Motta per quel che riguarda il…
Daniele De Rossi può tornare in panchina in Serie A a breve giro di posta:…
Preoccupazione in casa bianconera per via della decisione del calciatore: ecco cosa sta succedendo. Manca…