Penalizzazione Juventus, il 19 aprile il Collegio di Garanzia del Coni si esprimerà sul -15: c’è un precedente che fa sorridere i bianconeri per tutti i processi in cui è coinvolta
La corsa alla prossima Champions League si è stoppata nell’ultimo turno, con la sconfitta della Juve in casa della Lazio. Sono 44 i punti in classifica, otto da recuperare sul Milan quarto per una vera e propria corsa che ora non ammette più errori. La Juventus, però, si potrebbe ritrovarsi d’un colpo al secondo posto nell’arco di pochi giorni.
Il prossimo 19 aprile è una data cerchiata di rosso sul calendario della Juventus; il Collegio di Garanzia del Coni, infatti, si pronuncerà sui 15 punti di penalizzazione inflitti al club bianconero per il caso plusvalenze. E’ grande l’ottimismo alla Continassa sulla restituzione dei punti che proietterebbe Danilo e compagni direttamente al secondo posto in classifica.
Ed ora è spuntato fuori un precedente che favorirebbe la Juve, non solo in ottica di restituzione dei 15 punti di penalizzazione ma anche per quanto riguarda il processo sulla manovra stipendi e su quello relativo alle partnership con altri club e procuratori. Si tratta della sentenza numero 49 del 2016 emessa dallo stesso Collegio di Garanzia del Coni.
Juventus, la sentenza che aiuta i bianconeri: si punta sul “principio di specialità”
La Juventus, com’è noto, è stata condannata pe la violazione dell’articolo 4, riguardante la mancata lealtà sportiva, e non per l’articolo 31 che riguarda gli illeciti amministrativi. Ed è su questo punto che la difesa del club si batte; se gli illeciti amministrativi sono contestati alla società, perché inserire la slealtà sportiva, andando così a violare il “principio di specialità”, che sostiene come una norma particolare abbia il sopravvento su una generale in un giusto processo.
Il Collegio di Garanzia, proprio nella sentenza summenzionata, sostiene proprio la tesi su cui si batte la Juve. Non è possibile applicare la norma generale di lealtà sportiva se esiste una norma più specifica. E tra i firmatari di quella sentenza vi sono anche Attilio Zimatore, presidente della seconda sezione e Gabriella Palmieri, l’attuale presidente del Collegio di Garanzia dello Sport che mercoledì si pronunceranno proprio sul caso Juventus.
E l’articolo 4 – e non quello 31 – è anche quello sottolineato sugli altri filoni dell’inchiesta sulla Juve, dalla manovra stipendi al rapporto con i procuratori e la partnership con altri club. Anche in questo caso, quindi, la difesa della Juve è pronta ad avanzare specifica richiesta in tal merito.