I due tecnici autori della lite di una settimana fa si sono confrontati nuovamente rivelando i loro punti di vista: la verità.
A una settimana dalle “scintille” durante Tottenham-Brighton, con la lite a bordocampo tra Stellini e De Zerbi, i due allenatori italiani hanno deciso di tornare sull’accaduto per avere un nuovo confronto a mente fredda e decisamente più lucida.
Il diverbio tra i due, in realtà, era nato già prima della gara, subito dopo la classica stretta di mano iniziale, quando De Zerbi aveva probabilmente rimproverato a Stellini alcune dichiarazioni dette nella conferenza stampa della vigilia.
Il secondo di Antonio Conte, infatti, aveva riferito le seguenti parole in riferimento al collega: “Ha sfruttato tutto il lavoro di Potter”, per poi fare comunque i complimenti all’ex allenatore del Sassuolo. Probabilmente quelle parole non sono piaciute al tecnico del Brighton ed è per questo che è poi sfociato il faccia a faccia con doppia espulsione nel corso della partita.
Stellini-De Zerbi, la verità sulla lite
A diversi giorni di distanza i due allenatori sono tornati a parlare della vicenda che ha scombussolato il calcio inglese. Ad aprire le danze ci ha pensato De Zerbi. “Lui sa cosa mi ha dato fastidio, ma non mi interessa tornarci. Io credo che abbia capito perché gliel’ho detto a tu per tu. Dico solo che se io faccio alcune cose non sono stupido, ho i miei motivi. Poi ognuno sceglie il modo che vuole: a me non piace fare conferenze stampa allusive, preferisco parlare di persona”.
E ancora: “Non mi piace il fatto di mandare messaggi attraverso le conferenze stampa e gliel’ho detto con molta educazione prima della partita, senza usare toni minacciosi o offensivi. Dopodiché, se in una partita inizia a mettere pressione all’arbitro, mi dà fastidio e questo invece gliel’ho fatto notare con un po’ più di veemenza“.
Successivamente anche Cristian Stellini, ex difensore e attuale allenatore del Tottenham dopo l’esonero di Conte, ha replicato a sua volta per provare a mettere definitivamente una pietra sopra alla vicenda. “In realtà non è successo niente di particolare, non credo sia una cosa su cui bisogna continuare a discutere. C’è stata un’incomprensione, poi la tensione della partita ha fatto accendere gli animi in panchina, ma direi che sono situazioni di campo”.
Per concludere: “Io ho rispettato tutti gli allenatori e li rispetterò sempre. Io sono l’ultimo arrivato in Premier League, non ho nessuna intenzione di mancare di rispetto a nessuno. Io lavoro con la massima umilità, non c’è stato nulla di irrispettosso e non credo di aver parlato un cattivo inglese, è piuttosto chiaro che io stimi molto De Zerbi”.
