Edoardo Ferrario, noto comico, si racconta ai microfoni dell’AGI e rivela perchè può scherzare su tutto tranne che sul calcio.
Edoardo Ferrario spopola insieme a Luca Ravenna. La loro “avventura” dà i frutti sul Web: “Cachemire podcast” è uno dei prodotti più seguiti in streaming. Al punto che c’è anche stata una tournée dal vivo con ospiti. Ferrario, comunque, è poliedrico e gira l’Italia anche con spettacoli di standup. Anche per questo si è raccontato ai microfoni di AGI per sfatare alcuni miti sulla satira. Si può scherzare su tutto o quasi: la forza di Edoardo Ferrario è proprio quella di prendere un argomento e sezionarlo in parti diverse, cogliendo vari aspetti che possono risultare dirompenti se collocati nella quotidianità.
Il comico ha iniziato con gli studenti per poi parodiare ogni cosa, la scuola della Gialappa’s Band ha dato i suoi frutti. Per non parlare dell’investitura della famiglia Guzzanti: prima Sabina, che l’ha voluto a “Uno, due, tre stella” su La7, e poi Caterina con cui ha lavorato e lavora ancora oggi. Un connubio incredibile in grado di riempire sale e teatri. Scherza su ogni cosa Ferrario, ma si pone un veto: niente battute sul calcio. Non per autocensura, bensì per salvaguardia.
Edoardo Ferrario, la rivelazione sul calcio: “Perchè è impossibile fare battute”
Lo spiega meglio ad AGI: “Preferisco – dichiara – non mettere battute sul calcio nei miei spettacoli perchè il tifo è una fede. Non come la religione, i dogmi sono molto più impenetrabili. Scherzare sul calcio, talvolta, vuol dire addentrarsi in ambiti molto pericolosi e preferisco non farlo“. Una presa di posizione netta che, evidentemente, paga. A differenza del suo collega Ravenna che sul calcio ci scherza eccome, al punto da fare un podcast dedicato: “Tutti Allenatori Qui”, con Daniele Tinti.
Altro sodalizio comico da tener presente. In quel contesto, però, non si scherza sui tifosi ma si prendono in esame i momenti più particolari della giornata di campionato. Una rassegna stampa divertente per alleggerire la giornata. Ferrario, invece, è ancor più leggero evitando di prendersi responsabilità. Almeno sul calcio, per il resto c’è la standup.