Napoli, c’è un piano per la doppia festa scudetto: dal centro alla periferia, al Largo Maradona prevista una soluzione davvero clamorosa
“Mancano quattro vittorie“; così Luciano Spalletti nel postgara dopo il Lecce nel commentare lo scudetto sempre più vicino. La prima potrebbe arrvare già sabato contro il Verona, con il titolo che potrebbe arrivare davvero presto, con Udine oppure la gara interna contro la Fiorentina come date cerchiate in rosso per l’aritmetica.
Gli azzurri, in campo, sono ora proiettati al campionato ma anche alla rimonta in Champions League dopo la sconfitta per mano del Milan nell’andata dei quarti di finale. Extra campo, invece, è in atto un’altra partita che riguarda gli azzurri e soprattutto la festa scudetto.
E’ facile immaginare come le strade del capoluogo partenopeo siano affollate da milioni di tifosi pronti a festeggiare un titolo atteso oltre 30 anni. Ecco perché si susseguono riunioni sia al Viminale che nel palazzo del Governo napoletano per creare una sorta piano per organizzare il tutto.
Questa mattina, al Viminale, si discuterà proprio della possibile festa scudetto tra il ministro Piantedosi, il Prefetto e questore di Napoli oltre al sindaco della città metropolitana. Manfredi è stato chiaro a tal riguardo; è pronto a chiedere più agenti per Napoli, con la questione sicurezza da condividere con ministero e Prefettura, ma anche più risorse da utilizzare per i vigili e per il personale in grado di gestire il flusso verso il Largo Maradona, lì dove c’è il murales dedicato al pibe de Oro.
Napoli, il piano per Largo Maradona: ecco come potrebbe accadere
La questione della festa da organizzare è un vero e proprio tormento per le istituzioni cittadine; servono migliaia di agenti, richiesta che sia il sindaco che il Prefetto faranno al ministro Piantedosi, considerato come con ogni probabilità vi saranno due feste distinte.
La prima è quella che riguarda la conquista dell’aritmetica del titolo, pronta a partire al fischio finale della gara che certificherà il Napoli Campione d’Italia e l’altra relativa al prossimo 4 giugno, quando al Maradona verrà consegnata dalla Lega di Serie A il trofeo ufficiale da sollevare al cielo.
Due situazioni ad alto pericolo, che in casa Napoli sono pronti a gestire con grande cura. In primis c’è il timore che la grande esplosione di gioia possa danneggiare i monumenti della città. Ecco perché è già pronto un piano, da ratificare da parte di Viminale e Prefettura. Si tratterebbe di chiudere alcuni luoghi di maggior interesse storico e culturale, in primis nel centro storico, evitando così danneggiamenti anche involontari.
Per quanto riguarda la festa del 4 giugno, invece, è sempre in piedi l’ipotesi di dislocare su tutto il perimetro cittadino una serie di eventi, da piazza del Plebiscito al Lungomare fino a Scampia e Napoli Est. Sul murales di Maradona, invece, l’obiettivo è sempre più quello di replicare il modello di San Gregorio Armeno, con sensi unici di marcia pedonale e divieti di passaggio temporanei in caso di sovraffollamenti.
