Gerry Scotti torna a parlare della sua passione per il calcio e lo fa ricordando un celebre aneddoto legato alla tv: il retroscena.
1 marzo del 1999, il giorno in cui la carriera di Virginio Scotti – altrimenti noto come Gerry – cambiò per sempre. L’uomo era già famoso in radio e una presenza fissa in televisione, al punto che Antonio Ricci l’ha voluto con Gene Gnocchi a condurre un ciclo di puntate di Striscia La Notizia. Si chiama la voce dell’irriverenza non a casa, perchè da anni fa cose che difficilmente si vedono sul piccolo schermo. Al punto che l’appellativo di tg satirico gli sta stretto. Quel 1 marzo passò alla storia perché Scotti distrusse il bancone della trasmissione cadendoci sopra per fare una gag di saluto.
Il problema è che lo “zio Gerry” era convinto che il bancone reggesse. Aveva fatto le prove il pomeriggio di quel giorno. Il salto era perfettamente riuscito, ma gli autori – la sera stessa – hanno sostituito la parte superiore del bancone con una lastra di legno sottile. Tutto uguale all’apparenza ma non nella sostanza. Gerry saltò e il bancone volò via, causando le risate di tutti: quella scena – ancora oggi, a distanza di 24 anni – è ancora una delle più divertenti della televisione.
Gerry Scotti, perchè lasciò il calcio: l’aneddoto
Il merito è della mente degli autori: il genio diabolico di Ricci ha colpito ancora. A distanza di tempo, tuttavia, Virginio Scotti – detto Gerry – non resta in silenzio e confessa tutto: “Non mi feci malissimo, ma ebbi danni permanenti alle ginocchia. Quella caduta pose fine alla mia carriera da calciatore”. La rivelazione su TikTok sorprende i fan. L’apertura dell’account ufficiale di Scotti comincia con una rivelazione non da poco. Altro che meme.
Quella caduta cambiò la vita di Gerry e non solo: niente più pallone. Neanche per hobby. Almeno è stato per una buona causa, visto che quel tonfo l’ha reso ancor più iconico di quanto già non fosse. Oggi ci scherza su, sapendo che la sua strada è un’altra. E menomale. La presenza di Gerry Scotti, in tv, è imprescindibile. Con o senza bancone. Occhio alle botole, ma questo è più un avvertimento del presente. Per evitare la “Caduta libera”.