Feyenoord, una squadra poco “olandese”: qual è il pericolo più grande per la Roma. Giallorossi attesi dall’andata dei quarti di Europa League
Una partita molto difficile in uno stadio caldissimo che sosterrà i padroni di casa con un tifo incessante dal primo all’ultimo minuto. La Roma è attesa questa sera dalla sfida di Rotterdam contro il Feyenoord, valida per l’andata dei quarti di finale di Europa League. E’ il primo tempo di novanta minuti di una gara che si preannuncia carica di tensione e dall’esito quanto mai incerto. Per il tecnico e i giocatori dei quasi campioni d’Olanda sarà l’occasione di ‘vendicare’ la sconfitta di misura rimediata nella finale di Conference League a Tirana del maggio 2022. I giallorossi invece sognano di arrivare in fondo a una competizione internazionale per il secondo anno consecutivo.
E proprio in vista della sfida del De Kuip è interessante valutare quanto e come è cambiato il Feyenoord rispetto al match di undici mesi fa. Della squadra che scese in campo a Tirana sono rimasti in pochi: la squadra di Arne Slot è uscita quasi del tutto stravolta dalle ultime sessioni di mercato. Tanti i giocatori ceduti l’estate scorsa e altrettanti i volti nuovi che hanno comunque potenziato la rosa. E’ infatti opinione comune che i biancorossi di Rotterdam siano molto più forti rispetto a quello sceso in campo a Tirana.
Feyenoord, una squadra poco “olandese”: qual è il pericolo più grande per la Roma
I fatti sembrano in effetti dimostrarlo: il Feyenoord è infatti a un passo dalla conquista del 16/o titolo nazionale a sei anni di distanza dall’ultimo conquistato a spese delle due favorite Ajax e Psv Eindhoven. Ma soprattutto, come ha ampiamente sottolineate Josè Mourinho nella conferenza stampa di presentazione della partita, è la squadra meno olandese che ci sia. “Giocano in controtendenza rispetto alla tradizione del loro paese“, ha sentenziato lo Special One davanti a microfoni e taccuini.
Il Feyenoord pratica un calcio molto aggressivo, fatto di pressing e accelerazioni improvvise. “Giocano molto diretto“, la sintesi paradigmatica di Mourinho. Il tradizionale possesso palla ereditato dal cosiddetto ‘totaalvoetball‘ inventato dall’Ajax degli anni settanta non appartiene alla squadra di Rotterdam che appena può cerca di sfruttare la velocità e l’imprevedibilità dei suoi attaccanti. Due in particolare sono gli elementi da tenere d’occhio e che possono far male alla difesa della Roma: il trequartista polacco Szymanski e il centravanti messicano Santiago Gimenez.