Napoli, continua l’indagine sull’acquisto di Osimhen: la Procura napoletana lavora sul fascicolo, perquisizioni della Guardia di Finanza
E’ la notte più imprtante della storia recente del Napoli; gli azzurri, infatti, stasera scenderanno in campo a San Siro per l’andata dei quarti di Champions League. Il Milan l’avversario, il club che 10 giorni fa lo ha battuto 4-0 al Maradona, la semifinale il sogno da poter raggiungere.
Gli azzurri, però, giocheranno senza il loro centravanti principe; fuori causa Victor Osimhen, non ancora ristabilito, out pure il suo sostituto Giovanni Simeone (ne avrà per circa un mese dopo l’infortunio contro il Lecce), mentre non in perfette condizioni Giacomo Raspadori.
Di certo non è la migliore delle notizie per Spalletti che avrebbe voluto giocarsi questa doppia sfida al meglio delle possibilità. Servirà quasi un’impresa alla capolista della Serie A, spuntata ed in difficoltà nelle ultime settimane, dal ritorno in campo dopo la sosta.
Il Napoli, però, non è impegnato solo in campo, tra il sogno scudetto sempre più vicino e la Champions League; il club azzurro, infatti, dovrà presto difendersi nelle aulee di tribunale. L’inchiesta Prisma sulle plusvalenze si è infatti allargata a macchia d’olio e nel mirino è finito pure il club partenopeo per il caso Osimhen.
Com’è noto, il club azzurro fu prosciolto nel maggio scorso nel processo relativo all’acquisto dell’attaccante nigeriano. Eppure la Procura di Napoli, lo scorso gennaio, ha chiesto un supplemento di indagini della durata di sei mesi. E così la Guardia di Finanza, su mandato della Procura napoletana, ha effettuato perquisizioni nella sede della Turris, club di Serie C della città di Torre del Greco.
Ai finanzieri interessava solo il contratto relativo a cessione ed acquisto di Claudio Manzi; il ragazzo, infatti, è stato una delle quattro contropartite – Orestis Karnezis, Luigi Liguori e Ciro Palmieri gli altri – inserite dagli azzurri per l’acquisto di Osimhen dal Lille nel 2020.
Manzi, però, a Lille non è mai andato; la firma dei contratti a Castel Volturno prima del passaggio in prestito alla Fermana. E quando il Lille ha cambiato patron, il ragazzo è stato addirittura svincolato. La sua carriera è poi proseguita alla Turris – che lo ingaggiò a parametro zero – e successivamente alla Virtus Entella, con i liguri che lo hanno pagato 120mila euro. Una cifra decisamente inferiore rispetto ai 4 milioni messi a bilancio dal club azzurro considerati, allora, come la valutazione del giocatore data dal Napoli.
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