Calciatore si dà fuoco davanti la stazione di polizia: il motivo

Il folle gesto del calciatore che ha deciso di darsi fuoco davanti alla stazione di polizia: cosa è successo.

Ha dell’incredibile quello che è successo in Tunisia. Non parliamo di un paese che ha chissà quale cultura calcistica, nonostante la qualificazione ai gironi dell’ultimo Mondiale in Qatar. Generalmente, però, non sono tanti i calciatori tunisini che sono riusciti ad imporsi su buoni livelli nel panorama calcistico europeo.

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In questo caso, a far balzare in prima pagina il calcio del paese nordafricano non sono i gesti tecnici di un calciatore in particolare o il numero di vittorie di un club, ma la dura quanto rappresentativa presa di posizione di Nizar Aissaoui.

Il suo nome, in realtà, è sconosciuto ai più, ma parliamo di un calciatore di 35 anni che ha indossato diverse casacche locali e di conseguenza non è molto noto al di fuori dei confini della Tunisia. Classe 1987, ha giocato per l’Union Sportif de Monastir, El Gaouefel di Gafsa, Jeridet Tozeur e l’ Espoir Sportif di Haffouz.

Giocatore si dà fuoco: il motivo del gesto

Ma cos’è successo nel dettaglio? Il calciatore si sarebbe dato fuoco davanti alla stazione di polizia di Haffouz, nel governatorato di Kairouan, dopo aver preannunciato la sua decisione con un post sul suo profilo Facebook (poi cancellato). Il 35enne aveva poi avviato una live per mostrare in diretta al mondo il suo gesto.

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La decisione del folle atto sarebbe riconducibile alle accuse di terrorismo nei confronti del giocatore. Il tutto sarebbe nato quando Aissaoui si era presentato in questura per denunciare un commerciante di banane con cui aveva avuto un diverbio. L’oggetto della discussione era stato il prezzo di un chilo di banane, offerto a 10 dinari (circa 3 euro).

Mohamed Bourguiba, governatore di Kairouan, ha dichiarato alla radio locale “Mosaique Fm” che Aissaoui, sarà trasferito al Centro grandi ustionati di Ben Arous, con un’ambulanza speciale. Aissaoui, da quanto emerge, è vivo ma ha riportato ustioni piuttosto gravi, intorno al terzo grado.

 

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