Il giocatore del Milan Theo Hernandez sogna di alzare al cielo il Pallone d’Oro e di entrare nella storia: prima di lui pochi altri nel suo ruolo.
Si infiamma la Champions League. Questa sera inizieranno i quarti della coppa più ambita per i club, con ben tre formazioni italiane che potranno giocarsi il successo finale. Un orgoglio per il nostro calcio che, nonostante le evidenti difficoltà della Nazionale nell’ultimo periodo, è riuscito, con organizzazione e competenza, a sopperire alle tante difficoltà.
La partita che, per forza di cose, è pronta ad attirare l’attenzione è quella tra Milan e Napoli. Era infatti da circa 20 anni che due formazioni della stessa nazione non si sfidavano in una partita ad eliminazione diretta della Champions League.
Di fronte i campioni d’Italia della passata stagione contro quelli che, molto probabilmente, lo saranno in quella attuale. Un primo antipasto dello scontro c’è già stato recentemente in campionato, con il Milan che ha clamorosamente surclassato i partenopei per 0-4 allo stadio Maradona. Un risultato che ci ha quindi spiegato come, quello che sembrava essere un match dal pronostico piuttosto scontato, sarà invece una partita equilibrata e ricca di sorprese.
Alla vigilia della delicata e sentitissima partita tra Milan e Napoli, il cui primo round sarà a San Siro, Theo Hernandez ha parlato in conferenza stampa. Tra i tanti temi affrontati, il terzino francese ha voluto lanciare una sorta di promessa indiretta in vista del futuro. “Essere vice capitano è un onore. Da sempre qui sono stato felice. Tutti mi hanno aiutato, tutti i giorni. Per il Pallone d’Oro non si sa mai, ma dobbiamo pensare a domani”.
Non sarà di certo un compito facile, ma il Pallone d’Oro è pur sempre uno degli obiettivi personali dei grandi calciatori. Trofeo che ha ancora più rilevanza se vinto da difensori, reparto nella quale rientra Theo Hernandez. Sì perché nella storia sono pochi i calciatori del reparto difensivo che hanno vinto il prestigioso premio. L’ultimo risale al 2006 con Cannavaro, autore di un Mondiale in Germania da autentico e assoluto dominatore.
Prima dell’ex Juventus e Real Madrid, il premio era stato assegnato a Matthias Sammer nel 1996. Il tedesco è infatti ricordato per essere uno dei migliori ‘liberi’ della storia del calcio e proprio per essere stato uno dei pochi ad aver vinto il Pallone d’Oro pur giocando in un ruolo prettamente difensivo. Bisogna andare indietro di altri vent’anni per trovare un altro difensore ad aver vinto l’ambito trofeo personale: parliamo di Beckenbauer nel 1976. Non a caso anche il tedesco è considerato uno dei più grandi giocatori della storia.
Insomma, anche Theo vorrebbe riscriverla e diventare il quarto difensore a vincere un Pallone d’Oro. Un sogno complicato, che proverà a coltivare correndo avanti e indietro su quella corsia mancina che, in ogni caso, ha fatto innamorare il Milan e i suoi tifosi.
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