Inter, rivoluzione Thiago Motta: come cambierebbero gli attaccanti nerazzurri. Simone Inzaghi è molto vicino al primo esonero della sua carriera
Il clamoroso e beffardo pareggio incassato all’Arechi contro la Salernitana ha aperto ufficialmente la crisi in casa Inter. Del resto era impossibile che così non fosse, alla luce degli ultimi sconfortanti risultati collezionati da Lautaro e compagni nelle ultime gare. Scartata almeno per ora l’ipotesi di ingaggiare un traghettatore, la dirigenza nerazzurra sarebbe già al lavoro per la scelta di un nuovo allenatore in vista della prossima stagione. L’amministratore delegato Beppe Marotta ha in mano una lista ristretta di 3/4 nomi da cui uscirà il nuovo tecnico nerazzurro.
Nelle ultime ore sembra aver scalato posizioni di rilievo uno degli ex eroi del triplete interista, l’ex centrocampista italobrasiliano Thiago Motta. Appesi gli scarpini al chiodo nel 2018 dopo sei stagioni trascorse nel Paris Saint Germain, Motta ha intrapreso la carriera di allenatore facendo il suo esordio in Serie A sulla panchina dello Spezia. Dopo un’ottima stagione conclusa con la permanenza dei liguri nella massima serie, il neo allenatore è stato chiamato nella stagione successiva dal Bologna al posto dello sfortunatissimo Sinisa Mihajlovic.
E dopo un avvio un po’ balbettante, i felsinei hanno iniziato a ingranare inanellando una serie di prestazioni e risultati che nel capoluogo emiliano non si vedevano da tempo. Ora a distanza di qualche mese il Bologna è diventato una delle grandi realtà del nostro campionato e con il successo sul campo dell’Atalanta si è portato all’ottavo posto solitario in classifica. Alla base di questa crescita esponenziale c’è senza dubbio una piccola rivoluzione tattica che Motta ha imposto sul campo.
Il bomber conclamato della squadra, l’austriaco Marko Arnautovic, titolare inamovibile fino a qualche mese fa, è ormai diventato una sorta di alternativa di lusso. Motta si è inventato una squadra senza attaccanti veri e propri, con Barrow prima punta di movimento e due esterni veloci e con il fiuto del gol come Orsolini e Sansone. E i felsinei sono diventati una gioiosa macchina da guerra, che alterna concretezza e spettacolo. Tutti presupposti perchè Thiago Motta sia già entrato nel mirino di alcune grandi, su tutte l’Inter.
Traslando il ‘sistema Bologna’ ad Appiano Gentile, chi rischia seriamente di non avere più il posto in attacco sono le due prime punte, più Lukaku di Dzeko. Il primo chiaramente tornerà al Chelsea dopo il prestito, e non è detto che la società decida di riprenderlo. Il secondo, invece, è in scadenza di contratto. Lo stesso Lautaro Martinez potrebbe essere ceduto con l’obiettivo di puntellare il reparto avanzato con giocatori veloci e di qualità, da Orsolini a Laurientè passando addirittura per lo stesso Nicolò Zaniolo. Fuori dai giochi anche Correa, l’attacco nerazzurro andrebbe incontro a una vera e propria rivoluzione copernicana. Ma il gioco, secondo i dirigenti dell’Inter, vale la candela.
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