L’assenza forzata di Lorenzo Pellegrini per la trasferta di Torino non sarà un grave problema per la Roma: ecco perché.
E’ la notizia dell’ultima ora: Lorenzo Pellegrini non prenderà parte alla trasferta di Torino con la sua Roma. A fermarlo una sindrome influenzale che, tra l’altro, ha costretto anche Massimiliano Allegri a dare forfait per la partita di stasera contro la Lazio di Maurizio Sarri.
Ennesimo stop, seppur leggero, per il centrocampista classe ’96. Pellegrini, infatti, è da diversi mesi che risulta essere sempre piuttosto acciaccato. Difficoltà muscolari che gli stanno impedendo di giocare sui suoi soliti livelli. Anche nelle recenti partite, l’ex Sassuolo è apparso privo del miglior smalto, sotto ritmo e spesso in ombra negli sviluppi offensivi dei giallorossi.
Dopo aver cominciato il campionato ad alti livelli, le prestazioni del centrocampista hanno gradualmente preso una piega sempre più negativa. Sono soltanto due i gol in campionato con anche 5 assist, la cui maggioranza da calcio da fermo. Da uno come lui ci si aspetta sempre quel qualcosa in più che, finora, non sta arrivando.
Pellegrini, il suo forfait è un’opportunità
Lo avranno di certo notato anche i tifosi della Roma: Pellegrini non sta disputando una buona stagione. C’è anche da dire che le sue caratteristiche probabilmente non si sposano al meglio con le richieste tattiche di Josè Mourinho, orientato a proporre un gioco verticale, fatto di veloci transizioni e lunghe risalite del campo. Uno col suo palleggio, se posizionato sulla trequarti in un assetto del genere, può dunque andare in sofferenza.
La Roma, dopo essersi schierata con il 4-2-3-1 nell’ultima uscita contro la Sampdoria, è pronta a tornare con la difesa a 3 e la trequarti composta da soli due uomini. Con tre giocatori dietro all’unica punta, proprio come successo con i blucerchiati, Pellegrini è apparso più coinvolto e supportato nel gioco giallorosso. Il ritorno alle origini però penalizzerà nuovamente il classe ’96 che, in ogni modo, non sarà quest’oggi della partita.
Un’assenza che non sarà particolarmente pesante per Mourinho. Nonostante la stima che lo Special One nutre nei confronti del suo centrocampista, tanto da averlo schierato spesso anche da semi infortunato, in questo momento Wijnaldum gli può dare maggior garanzie. L’olandese è un giocatore molto particolare, abile nel palleggio ma dotato anche di gamba per risalire con più velocità il campo: sarà lui quindi a prendere il posto dell’ex Sassuolo.
L’assenza forzata di Pellegrini non sarà quindi un grosso problema per la Roma, ma un’opportunità. Sia per trovare soluzioni di gioco e interpreti differenti, sia per far rifiatare il classe ’96 che arrivato in questa fase della stagione ha assoluto bisogno di ricaricare le pile in vista del forcing finale.