Il razzismo negli stadi è sempre più una piaga del calcio italiano: il ministro dello Sport Andrea Abodi va all’attacco e svela le mosse del Governo
E’ stato scelto dal premier Giorgia Meloni personalmente Andrea Abodi, nuovo ministro dello Sport. Un ruolo di grande responsabilità, in un periodo difficile soprattutto per il calcio italiano ma anche in un momento in cui si devono pianificare le Olimiadi di Milano-Cortina e puntare a ricevere l’Europeo di calcio del 2032.
Sui problemi del calcio italiano in primis, Abodi ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Inevitabile partire proprio dal fenomeno ultras, con scontri dentro e fuori gli stadi fino ai cori razzisti nei confronti dei calciatori. “Serve un impegno maggiore delle istituzioni – ha esordito – si deve liberare il calcio dalla criminalità e dalla delinquenza. Gli stadi devono essere dei tifosi, dei bambini e delle famiglie che osservano le leggi” ha puntato il dito.
Nel mirino anche la questione razzismo. “Va contrastato immediatamente, come l’antisemitismo; è insopportabile quanto accaduto a Torino l’altra sera. Si deve tornare ad investire sull’educazione“. Abodi ha anche spiegato come è pronto a muoversi il Governo dopo il caso Lukaku. “Con il ministro Piantedosi c’è stato un incontro tecnico ed è stato elaborato un piano per contrastare ogni forma di violenza e civiltà e renderlo sempre più efficace insieme alla Federazione ed alle Leghe“.
Il ministro è poi tornato a focalizzarsi sugli ultras e sugli scontri. “E’ un tema delicato l’ordine pubblico, si deve agire con la prevenzione dinanzi alla climinalità, alla delinquenza ed agli atti di teppismo e non vanno sottovalutate le ragioni sociali e culturali“.
Abodi ha anche sottolineato la questione dei divieti di trasferta. “E’ una sconfitta, ma serve impegno perché non sia definitivo. Si deve avere fiducia nelle istituzioni e vietare le trasferte non è una resa delle istituzioni ma una decisione presa dopo una analisi attenta“.
Altro tema delicato, per i club di Serie A, il rinvio delle tasse, con l’emendamento chiesto dal senatore Lotito. “Non ci devono essere condizioni favorevoli nei club di A” ha sostenuto Abodi, spiegando come sia differente il provvedimento poi passato.
Ed il ministro ha anche affrontato il tema Nazionale e gli oriundi. “Vanno accolti con favore sempre” ha detto, per poi rimarcare come si debba “lavorare sui giovani italiani considerato come siano tanti gli stranieri nelle Primavere. Si deve promuovere ai bambini il ritorno al calcio, con la centralità della scuola“.
“Nel Parlamento e nel Governo va poi affrontato il tema dello ‘ius soli sportivo’ e su questo argomento promuovere il confronto sarà mia responsabilità“.
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