Carlo Festa, giornalista, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.
“INVESTCORP È RIMASTO INTERESSATO ALL’INTER” – “È questione nota da ormai circa un anno, ci sono delle riflessioni da parte del principale azionista dell’Inter e c’è bisogno di trovarne uno nuovo che immetta liquidità nel gruppo, con però delle resistenze di Zhang che è molto attaccato all’Inter e che chiede cifre elevate per cedere. Quindi ci sono un po’ di stop and go, con gruppi che si interessano, a fine anno scorso alcuni fondi hanno fatto alcune valutazioni, alcuni si sono ritirati, Investcorp invece è rimasto sul dossier e sta cercando dei coinvestitori, nel calcio di solito è necessario mettersi in consorzio, le ultime operazioni sono sempre state fatte in partnership. Anche nel Milan è entrato Red Bird ma è un’operazione in partnership con Elliot. Tra tutti i potenziali ultimi interessati Investcorp per l’Inter sembra il più credibile, vedremo se ci saranno accelerazioni, il problema è la valutazione che fa Zhang, più alta rispetto al miliardo e due a cui è stato ceduto il Milan. C’è poi un bilancio da sistemare. L’Inter non è indebitata più di altre squadre, c’è un bond garantito dai diritti televisivi, il debito è in capo a Zhang, ma un indebitamento che non riguarda l’Inter direttamente, si è indebitato con Oaktree e la situazione si può risolvere in tre modi: rifinanziando il fondo con Oaktree, rifinanziandolo ma usando un altro fondo, due opzioni che sembravano percorribili fino a quando non sono arrivate le ultime notizie sui mercati finanziari con l’impennamento dei tassi di interesse, quindi ora è impossibile rifinanziare l’operazione a quella cifra senza tassi molto elevati. La terza opzione è che Zhang venda a un prezzo sostenibile anche per il compratore. Altrimenti dovrebbe trovare i soldi in un altro modo che non conosco”.
“PER IL MILAN CON REDBIRD NON C’ERA PARTITA” – “Dal punto di vista finanziario non ci sono problemi, Investcorp è un fondo dalla grande esperienza, con investimenti importanti alle spalle, non è l’ultimo arrivato, è un fondo ben conosciuto. RedBird era molto affine a Elliot, non poteva esserci partita, abbiamo da una parte un fondo ricco del Golfo Persico, mentre dall’altro c’era una conoscenza pluriennale, Elliot avrebbe ovviamente scelto RedBird. Non guarderei quindi tanto cosa è successo al Milan, ma mi concentrerei sulla ricerca di un investitore affidabile. Nell’area del Golfo Persico quasi tutti gli investitori sono importanti, la zona del Bahrein sta cercando di investire nel calcio senza riuscirci, potrebbe essere il momento giusto”.
“INVESTCORP SCOTTATO DA QUANTO SUCCESSO CON IL MILAN” – “Trecento milioni come investimento iniziale sicuramente è da prendere con cautela come frase. Investcorp sicuramente è rimasto scottato dall’affare Milan, con Red Bird che lo ha fregato sul rettilineo finale, erano sicuri di aver fatto tutto e aver rilevato il Milan, con tanto di messaggi dall’ambasciata del Bahrein, ma non perché fossero milanisti, ma perché volevano fortemente entrare nel mondo del calcio. Credo sia tutto da verificare di che consistenza sarà l’investimento iniziale, ci sono anche dei vincoli, anche se nei primi anni con l’arrivo di un nuovo proprietario la UEFA tende ad avere un altro occhio, ma su queste frasi resterei cauto”.
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