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BIASIN: “GLI INSULTI RAZZISTI UN PROBLEMA DI TUTTI, SI FERMI LA PARTITA QUANDO CI SONO”

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Davide Marchiol

Fabrizio Biasin, giornalista, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.

Romelu Lukaku durante Inter-Juventus ha subito offese razziste (Ansa Foto)

“HO APPREZZATO IL COMUNICATO DELLA JUVENTUS” – “Ieri sono successe cose brutte di campo, che vediamo da tanto tempo, giocatori che litigano, falli, cose che non ci piace vedere ma che piacciano o meno sono questioni di campo. Ci sono arbitri bravi a gestirle, altre meno etc. Poi ci sono cose extra campo, con atteggiamenti che non riguardano la Juventus o atteggiamenti che riguardano la curva della Juventus, ma riguardando quei due, tre, quattro imbecilli che non hanno abbastanza neuroni per stare in uno stadio. Rispetto tutto quanto uscito oggi con no al razzismo, sono cose che leggiamo da anni. La cosa che ho apprezzato di più è stato il comunicato della Juventus che oltre al no razzismo ha detto andiamo a prenderli, anche a costo di farsi nemici in casa, se uno non ha neuroni purtroppo non funziona il dialogo, ti prendo e ti taccio”.

“QUANDO SUCCEDE SI FERMI LA PARTITA” – “Oltre al comportamento da tenere con i razzisti quando succedono queste cose, ce n’è un altro da tenere prima che accadano certe cose. L’esempio lo abbiamo avuto in settimana, Mourinho può stare antipatico o simpatico, ma ha fatto qualcosa che deve diventare un esempio. Quando ci sono certi cori il problema non è del singolo giocatore, ma di tutti, quando succede ci si ferma e si crea una barriera subito prima che diventi un problema. Fino a quando non impariamo che il problema non è del singolo ma di gruppo non ne usciamo, oggi Lukaku, prima Stankovic, ancora prima Kostic. La partita va fermata e creata una barriera subito”.

“BASTEREBBE UN SISTEMA DI TELECAMERE DA 500 MILA EURO” – “Ieri subito dopo la partita si è scatenato l’inferno. Ho avuto la fortuna di essere contattato dalla Juventus, non vi dico da chi, ma mi sono fatto una chiacchierata. Al giorno d’oggi con 400/500 mila euro, che per una società di Serie A non sono un grosso sforzo, puoi andare a vedere esattamente con un sistema di telecamere chi è stato a dire cosa. Ci sono otto mila telecamere, nel momento in cui viene individuato anche solo il sorgere del problema se lo vai a prendere sicuramente smette”.

“MESSAGGIO DI NAINGGOLAN UNA CAVOLATA” – “Il messaggio di Nainggolan è una cavolata, perché tende a nascondere la questione, non è una questione che dipende dalle magliette come qualcuno vuole mettere sul piatto, perché capita ovunque, è un problema di persone con o senza cervello”.

“CON NOVE PARTITE IN UN MESE BISOGNA FARE RAGIONAMENTI” – “Secondo me la partita è stata brutta ma ci sono state tante giustificazioni, tu metti di fronte Allegri e Inzaghi in un mese da nove partite e l’unica dove potevi fare ragionamenti era proprio la partita di ieri. Credo che preparare la partita al meglio se ne hai una dopo due giorni diventa complicato farlo al meglio, penso che se ci fosse una gara nell’intera settimana sarebbe un po’ meglio. A me il primo tempo non è dispiaciuto, se a un certo punto le squadre stanche e dice devo fare per forza i cambi perché venerdì rigioco diventa difficile pensare di mettere in piedi una partita ben fatta. In questo momento devi turarti il naso. La partita più bella a cui ho assistito è una sconfitta, con il Barcellona, dove per 80 minuti l’Inter si difese e basta”.

“I RISULTATI ARRIVERANNO ATTRAVERSO LE BATTAGLIE” – “Inzaghi ha già dimostrato di saper far giocare bene le sue squadre, ma questo non è il momento per farlo, venerdì sarà un’altra partita orrenda, ma toccherà fare così, perchè in questo momento io capisco chi ha nove partite e deve far stare tutti bene, mi turo il naso perchè i risultati passeranno dalle battaglie e non dalle belle partite. E parlo da fan del gioco di De Zerbi. L’Inter contro chi aspetta va in difficoltà, non ha nessuno capace di saltare l’uomo, non ha un Kvaratskhelia o un Brahim Diaz, paradossalmente le gare migliori le ha fatte con le squadre più forti e che se la giocano, contro Barcellona e Napoli”.

Davide Marchiol

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