Napoli, disordini e polemiche contro il Milan hanno riacceso malumore nella città. Spalletti reagisce alle rappresaglie.
Napoli, la sconfitta contro il Milan pesa. Gravano, oltre i tre punti persi, le reazioni dei tifosi che non hanno preso bene questa frenata. Non tanto per il campionato, che non è in discussione, quanto per come è arrivata la sconfitta: un poker che definire sonoro è dire poco. I rossoneri hanno dominato. Partenopei annichiliti e senza idee. Ci può stare dopo una cavalcata come quella partenopea, ma la battuta d’arresto non deve intaccare il cammino.
C’è ancora tanto da fare e occorre ripartire dai fondamentali. Presto ci sarà nuovamente il Milan in Champions e l’atteggiamento dovrà essere diverso: un cambio di approccio è necessario. La mentalità c’è, deve essere quella mantenuta fino a questo punto della stagione, in cui tecnica e tattica hanno prevalso su ansie e paure. Null’altro da fare, se non predicare tranquillità e lasciarsi guidare dalla voglia di fare bene.
Spalletti torna sui disordini tra tifosi: “Ecco cosa bisogna fare”
Questo è anche il mantra di Spalletti che non solo continua a lavorare nel modo migliore, ma si concede anche un’analisi di quel che è successo allo stadio sugli spalti ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “Dobbiamo continuare a fare il nostro cammino. Conta lavorare nel modo giusto e portare a termine i nostri obiettivi. È normale l’esaltazione e l’euforia, ma noi dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro senza lasciarci distrarre”.
“Disordini ultras? Quello non dipende da noi, andrebbero evitate determinate situazioni ma non è semplice quando sono 33 anni che si attende un titolo e ora possiamo farlo, ma al contempo ci si dà contro, questo ci penalizza un po’, ma noi continuiamo a lavorare senza pensare al resto”. Il riferimento, naturalmente, è alla squadra. La società, invece, deve riportare la calma come sta facendo. Le intemerate contro ADL non possono rovinare un clima tanto atteso: i cori ingiuriosi del Maradona erano figli soltanto di un momento di frustrazione. Quella che sembrava essere scomparsa a suon di vittorie. Anche i migliori sbagliano, dentro e fuori dal campo.