Decima sconfitta in campionato per i nerazzurri contro la Viola: serve un cambio di passo e la società interista valuta i possibili tecnici
L’Inter è al momento la quarta forza del campionato: a guidare la classifica il Napoli con 71 punti, a seguire Lazio (51), Milan (50) e poi arrivano i nerazzurri. Numeri poco soddisfacenti per una rosa di livello come quella interista, che ad inizio stagione si pensava potesse nuovamente lottare per il titolo. Ben 21 lunghezze separano Inzaghi ed i suoi dai partenopei, in una corsa al titolo che non è mai stata così poco avvincente negli ultimi anni.
Da aggiungere all’ottimo lavoro di Spalletti e la sua rosa, anche una grande mancanza delle altre big: su tutte è l’Inter che in questa stagione è stata sempre altalenante e non ha mai dato la sensazione di poter competere per il titolo. Come sempre accade in queste situazioni, il primo a finire sul banco degli imputati è il tecnico Simone Inzaghi, con Steven Zhang che sta valutando i possibili sostituti dell’allenatore per la prossima stagione.
Inter, le alternative ad Inzaghi
Stando a quando a quanto riporta La Gazzetta dello Sport, il futuro del mister ex Lazio è ormai segnato, a meno che non si verifichino colpi di scena da qui a fine stagione, con l’Inter ancora impegnata in Champions League, dove affronterà nei quarti il Benfica. Oltre a questo servirà capire se gli interisti guadagneranno uno dei primi quattro posti della classifica a fine campionato.
Il grande sogno di un Conte-bis passa da questo bivio, mentre altre soluzioni sarebbero praticabili anche in caso di ridimensionamento in Europa League: sia Roberto De Zerbi, che scala posizioni nel gradimento dei dirigenti, sia Thiago Motta, grande ex con un futuro in una big già scritto, sarebbero tagliati per una ripartenza a tappe attorno a un progetto giovane. Meno indicata nel caso la pista estera, ambiziosa ma reale: Mauricio Pochettino è stato contattato in gran segreto, ma non è certo uomo per lente ricostruzioni.
Inzaghi, secondo TuttoSport, oggi non rischia il posto, ma la sua panchina potrebbe saltare prima del 30 giugno. L’orizzonte è diventata la doppia sfida di Champions col Benfica: in caso di eliminazione, soprattutto se nel frattempo non fossero arrivati sei ‘vitali’ punti in campionato contro Salernitana e Monza, allora potrebbe arrivare il clamoroso esonero, con Cristian Chivu, tecnico della Primavera pronto al ruolo di traghettatore-motivatore per il finale di stagione